Mei rieletto presidente Fidal: “Prometto che farò di tutto per l’atletica"

Si sono concluse le votazioni dell'Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva. Al via il secondo mandato dell'ex campione d'Europa a Stoccarda '86
Mei rieletto presidente Fidal: “Prometto che farò di tutto per l’atletica"© ANSA

Il candidato unico Stefano Mei è stato rieletto presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal). È l'esito delle votazioni per l’Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva svolte domenica 8 settembre a Fiuggi. Mei da dunque inizio al secondo mandato con il 72,47% delle preferenze per un totale di 36120 voti. Ad affiancare l'ex campione d'Europa nei 10 mila m a Stoccarda '86, i 12 nuovi membri eletti del Consiglio federale, tutti candiati a supporto del presidente Fidal. Sono questi, Manuela Levorato (24686 voti), Alessio Piscini (24298), Simone Rocchetti (23391), Alberto Milardi (23344), Salvatore Gebbia (21985), Alessandra Palombo (21887), Matteo Redolfi (16580) e Maurizio Affò (15741). In quota atleti Carlo Cantales (147) e l’ex martellista Ester Balassini (56), mentre in quota tecnici Domenico Di Molfetta (113) e l’ex giavellottista Zahra Bani (71). La presidenza del Collegio dei revisori dei conti va invece a Carlo Cinotti.

Mei: "Atletica italiana era in brutte condizioni"

Queste le parole del neo presidente eletto Mei, intervenuto per presentare il contenuto della relazione quadriennale: “Farò di tutto perché l’atletica vada avanti unita e più compatta possibile. Cercherò di essere costruttore di ponti. In questi quattro anni l’atletica è cambiata profondamente, come risultati e come gestione. I risultati straordinari arrivati in queste quattro stagioni sono merito di tutta l’atletica, di ogni singola società, di ogni singolo tecnico. Non c’è una patente di chi debba prendersi i meriti: sono di tutti noi. Questo Consiglio federale ha preso un’atletica che versava in brutte condizioni: la massima aspirazione non era vincere le medaglie ma andare in finale. Dal 2021 sono arrivati i risultati, e su questi abbiamo costruito il futuro della nostra Federazione. Quando ci sono esempi positivi e campioni da emulare, diventa la normalità avere tanti ragazzi al campo. C’è stato un cambio di mentalità importante. Abbiamo cercato di concretizzare il nostro pensiero e il nostro progetto: in tante cose siamo riusciti, in tante dobbiamo lavorare”.

Mei: "A Tokyo la svolta"

"Avevo promesso di portare l’atletica nel nuovo millennio, nonostante il nostro mondo sia refrattario ai cambiamenti, e credo che ci siamo riusciti. Abbiamo cercato di coinvolgere le società nei gruppi di lavoro, ci siamo aperti al territorio, abbiamo messo in atto i progetti finanziati da Sport e Salute, abbiamo realizzato una classifica dei primi 150 club. Abbiamo investito nell’alto livello, nel primo anno due milioni in più tra raduni e assistenza sanitaria, perché sapevamo che Tokyo poteva essere la svolta. La nostra base di alto livello si è alzata, una su tutte la vittoria in ‘Coppa Europa’. È stato un mandato burrascoso, per certi versi, ma so che ognuno di voi, ognuno dei presenti, vuole il bene dell’atletica: se tutti lavoreremo insieme non ci saranno problemi. Dobbiamo dare ai giovani il buon esempio, crescerli nel rispetto delle norme e far loro capire che fare sport è la cosa migliore che possa accadere. Ora dovremo consolidare la qualità dei risultati e migliorare ancora la nostra classe dirigente”, ha concluso Mei.

Il ricorso di Leone al Tar

Due giorni prima delle elezioni, il candidato alla presidenza Fidal Giacomo Leone era stato informato della bocciatura da parte del Tar Lazio del ricorso presentato al fine di chiedere la sospensiva dell'Assemblea Nazionale Ordinaria. La commissione elettorale aveva infatti respinto la candidatura dell'ex maratoneta, decisione poi ripresa anche dal Tribunale federale e dalla Corte d'Appello.

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