Rivoluzione Marcia, sarà staffetta mista: l'annuncio

Addio 50 km: un uomo e una donna con quattro frazioni sui 42,195 km. Ridgeon: «Format imprevedibile»
Rivoluzione Marcia, sarà staffetta mista: l'annuncio© ANSA

Mischiare le carte e non solo. Ecco la ricetta di World Athletics per salvare la marcia e dare una ventata di fresco alla regina un po’ bolsa degli sport e alla stessa federazione internazionale, che per uscire dagli scandali della vecchia Iaaf ha cambiatio finanche il nome. L’ultima svolta, sulla strada che porta alle Olimpiadi di Parigi 2024, è l’istituzione della staffetta mista dei fachiri del tacco e punta per mandare in pensione la 50 km maschile dopo 92 anni di storia a cinque cerchi iniziata a Los Angeles 1932 con la favola del 38enne Thomas Green, un britannico che ha iniziato a camminare solo a cinque anni perché affetto da rachitismo. E col bronzo di Ugo Frigerio ad aprire la miniera azzurra, impreziosita dai tre ori di Pino Dordoni (Helksinki ’52), Abdon Pamich (Tokyo ’64) e Alex Schwarz (Pechino 2008). Gara troppo lunga in tutti i sensi, molto poco televisiva. Così, dopo aver scartato la prima idea di una 35 km a squadre, ecco la svolta che s’inserisce sulla strada della proliferazione delle gara mista, uomini e donne insieme. Presente e sempre più futuro, basta guardare gli albi d’oro di Olimpiadi, ma soprattutto Mondiali e manifestazioni continentali. Perché se in principio è stata tradizione con il doppio misto del tennis e del badminton negli sport estivi e la danza e le coppie nel pattinaggio su ghiaccio tra quelli invernali, ormai un po’ tutte le discipline prevedono gare con la partecipazione insieme di uomini e donne.

L'Italia della Marcia sogna con Stano e Palmisano

A Tokyo 2020 sono entrate per esempio il Nacra 17 nella vela, così come a Pechino 2022 il doppio misto del curling. Per altro subito bagnate con gli ori azzurri delle coppie Ruggero Tita-Caterina Banti e Stefania Costantini-Amos Mosaner. Nell’atletica è già arrivata la 4x400 mistta, che due anni fa in Giappone ha esaltato la Polonia, nazione che ha dominato la 50 km di marcia con la tripletta consecutiva di Robert Korzeniowski tra Atlanta ’96 e Atene 2004 e che restarà nella storia per l’ultimo vincitore, Dawid Tomala. La staffetta della marcia però sarà la prima prova mista su strada e già nella sulla lunghezza apre a nuovi scenari. World Athletics e Cio hanno infatti scelto i mitici 42,195 km, ovvero la distanza della maratona, sulla quale si alterneranno (in ordine obbligato) un uomo e una donna una volta a testa. Quattro frazioni da poco più di 10 km da percorrere mercoledì 7 agosto 2024, sei giorni dopo le 20 km maschile e femminile. Il tutto con 25 squadre ammesse e su un percorso suggestivo, all’ombra della Torre Eiffel. «Questo format è progettato per essere innovativo, dinamico e imprevedibile - spiegato Jon Ridgeon, amministratore delegato della federatletica internazionale -. Riteniamo che sarà facilmente comprensibile dai fan, offrirà una competizione entusiasmante e, soprattutto, garantirà per la prima volta la piena parità di genere in tutto il programma olimpico dell’atletica leggera». E l’Italia sogna già con i suoi campioni in carica della 20 km, ovvero Massimo Stano e Antonella Palmisano. I due, compagni di allenamento, venerdì a Ostia hanno segnato il ritorno della tarantina in un test sui 25 km dopo una serie infinita di guai, compresa un’operazione all’anca. Obiettivo la 10 km di fine mese a Madrid, prima tappa della strada verso Parigi. Una maratona di coppia. Tacco e punta.

 

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