TORINO - «Preferisce non partire». Dalla federsci arriva un laconico commento alla decisione clamorosa di Sofia Goggia, che non parteciperà domani mattina al superG bis di St.Anton. Bocche cucite per ora sulla condizioni della bergamasca, caduta stamane durante la prima gara sulla pista austriaca intitolata a Karl Schranz e dominata da Federica Brignone, che ha portato a 21 i suoi successi nella Coppa del Mondo di sci (distaccando la Goggia al vertice tra le donne d’Italia) e a 51 i suoi podi, agganciando Isolde Kostner al terzo posto di sempre dietro ad Alberto Tomba (88) e Gustavo Thoeni (69).
In un gara accorciata per la nevicata notturna (dopo l’annullamento della discesa per l’impossibilità di effettuare almeno una prova, con sostituzione appunto di un secondo superG), Sofia è tornata a far correre un brivido terrificante nella schiena di tutti quando, dopo il secondo intertempo che la vedeva in testa (aveva 33 centesimi sulla Brignone) nonostante un errore nel salto iniziale, in una piega a destra è andata larga, infilando lo sci sinistro sulla neve riportata e perdendone il controllo. Una spaccata stile quella dell’incidente di una anno fa a Cortina, quando si infortunò al ginocchio e dovette mettere in scena un miracolo per conquistare l’argento alle Olimpiadi di Pechino dopo appena 23 giorni. Per fortuna la Goggia ha gestito la caduta sia per la mano sinistra operata un mese fa a St.Moritz (l’ennesimo miracolo: seconda in discesa rompendosi la mano, vincente il giorno dopo con blitz a Milano per operarsi e inserire due placche e nove viti), sia per le ginocchia già troppe volte martoriate. Infatti la bergamasca ha alzato subito la mano per segnalare che tutto andava bene.
In realtà Sofia ha subito una botta alla spalla destra, ferita qualche anno fa (sub-lussazione) e un stiracchiata allo stesso ginocchio. Un dolore che però nel clan azzurro definiscono più nell’anima che nel fisico. Per precauzione è andata a Milano dal dottor Panzeri, respinsabile medico della Fisi. La risonanza al ginocchio ha escluso lesioni, però la bergamasca deve rinunciare alla gara bis di domani mattina (via alle 11.30), anche per non rischiare i veri obiettivi stagionali: il ritorno vincente a Cortina (la prossima settimana), anche per cancellare il brutto ricordo di un anno fa, proprio in superG, e soprattutto l’oro (che le manca) ai Mondiali di Meribel-Courchevel, in programma dal 6 febbraio (superG il 7, discesa l’11). Quello che le ha fatto dire no al Festival di Sanremo.