Giovani calciatori, preparazione su misura

SALUTE&SPORT Con il dottor Gastaldo. Crescita e sport in sicurezza: i bambini e gli adolescenti necessitano di attenzioni specifiche per la prevenzione, diagnosi e cura degli infortuni
Giovani calciatori, preparazione su misura

Prosegue il nostro viaggio settimanale nel mondo dello sport osservato da un punto di vista medico con il duplice obiettivodi capire le dinamiche dell’attività professionistica e ricavarne al contempo consigli pratici per tutti gli sportivi. Ci avvaliamo in questa occasione della competenza del dottor Marco Gastaldo, Medico Chirurgo specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria). Presso la clinica Isokinetic Torino si occupa di diagnosi e terapia per patologie muscolo–scheletriche negli sportivi di ogni livello.

Il calcio è lo sport più diffuso al mondo e il maggior numero di partecipanti ha un’età compresa tra 6 e 19 anni. Alcuni giovani atleti possono svolgere anche 10-15 ore di allenamento settimanale e tornei di 3-4 partite al giorno, con viaggi intensi e alimentazione insufficiente o non equilibrata. Inoltre, le pressioni psicologiche e le aspettative sono spesso molto elevate. Gli sportivi bambini e adolescenti crescono con un proprio specifico ritmo e necessitano di un approccio su misura, ancora più mirato di quello normalmente adottato per gli adulti. Durante l’età evolutiva si osservano infatti velocità di crescita differenti tra i diversi sistemi e apparati e diverse risposte nell’acquisizione della capacità di coordinazione dei movimenti.
Gli infortuni nei giovani calciatori si verificano soprattutto in partita, molto più frequentemente che durante gli allenamenti (secondo alcuni studi sono fino a 10 volte più probabili in partita). La maggior parte di questi infortuni è di origine traumatica e riguarda gli arti inferiori.
In generale gli infortuni che si verificano più frequentemente nei giovani calciatori sono le lesioni muscolari (ad esempio al retto femorale, ai flessori del ginocchio, al polpaccio), le lesioni osteo-tendinee (ad esempio, la malattia di Osgood-Schlatter e il distacco della spina iliaca antero-inferiore), le distorsioni articolari (ad esempio, la distorsione del ginocchio con lesione del legamento crociato anteriore o la distorsione della caviglia), le contusioni e le fratture.
Le ossa in fase evolutiva sono elastiche ma meno resistenti di altri tessuti. Ad esempio, nell’adolescenza sono più frequenti i distacchi del frammento osseo su cui si inserisce il tendine (traumi da avulsione) rispetto alle lesioni muscolari, alle lesioni dei tendini o alle lesioni dei legamenti.
Esistono fattori di rischio generali per gli infortuni sportivi, che vengono definiti “estrinseci” e “intrinseci”. Tra i fattori estrinseci si considerano il livello della competizione, il tempo di gioco, la posizione nella squadra, il tipo di allenamento, il tipo di superficie di gioco, le condizioni meteorologiche, l’equipaggiamento sportivo.
Tra i fattori intrinseci vengono considerate le caratteristiche fisiche dell’atleta, l’età, il sesso, i precedenti infortuni, la condizione atletica, la mobilità articolare, la forza muscolare, le motivazioni e il carico di stress.
Un importante studio scandinavo del 2018 ha evidenziato alcune categorie a maggiore rischio di infortunio tra i bambini e gli adolescenti: i giocatori più alti, le femmine, i calciatori mancini. Queste categorie di giocatore dovrebbero ricevere particolari attenzioni sul fronte della prevenzione degli infortuni.
È anche opportuno cercare di ridurre il rischio di sviluppare “patologie da sovraccarico”, legate ad un’eccessiva o poco bilanciata attività fisica. Questi disturbi sono più frequenti nei giovani calciatori in alcuni periodi: all’inizio della stagione sportiva, verso la fine dell’anno scolastico per la sovrapposizione del calendario sportivo con i tornei scolastici, nei periodi di massimo incremento della statura o quando i ragazzi sono promossi a una categoria superiore e sono sottoposti ad allenamenti più intensi.
Alcuni fattori di rischio specifici per i giovani atleti possono essere modificati: lo sviluppo delle capacità coordinative e la corretta gestione dei movimenti del proprio corpo può essere allenata. Una corretta analisi biomeccanica del movimento dell’atleta nella fase evolutiva permette di capire quali movimenti siano scorretti, a rischio di infortunio, e di correggerli con un approccio preventivo mirato e personalizzato.
Esistono dei protocolli di allenamento appositamente sviluppati dalla FIFA per la prevenzione degli infortuni dei bambini e dei ragazzi: “FIFA 11+ kids” è un programma di riscaldamento breve e semplice, disponibile gratuitamente su internet. È stato dimostrato che i bambini che svolgono FIFA 11+ kids subiscono il 38% in meno di infortuni rispetto a chi non lo svolge e che le lesioni gravi sono ridotte del 50% nelle squadre che adottano questo protocollo. Il programma FIFA 11+ kids può migliorare anche la coordinazione, il controllo posturale dinamico, l’agilità della corsa, l’altezza e la distanza del salto.

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