Nel calcio femminile gli infortuni al legamento crociato anteriore (LCA) rappresentano un problema molto serio (ne abbiamo già discusso alcuni mesi fa). L’obiettivo medico è quello di curare al meglio tali infortuni, ma ancora di più di prevederli e prevenirli. Il primo passo per prevenire un infortunio consiste nel capire come l’infortunio avviene, e la tecnologia ci sta sempre più aiutando.
Un recentissimo studio scientifico del gruppo medico italiano Isokinetic ha analizzato le immagini televisive di ben 35 infortuni al legamento crociato anteriore avvenuti nelle ultime 3 stagioni sportive (2017-2020) in 6 differenti campionati nazionali di calcio femminile (dalla National Women’s Soccer League statunitense alla Frauen-Bundesliga tedesca e alla Serie A femminile italiana). E’ stato registrato che circa il 90% degli infortuni al LCA delle calciatrici avviene senza o con minimo contatto diretto al ginocchio, quindi è potenzialmente prevenibile.
Sono state registrate 3 principali situazioni di gioco nelle quali avviene l’infortunio al legamento crociato anteriore: 1) pressing con contrasto, legato principalmente ad azioni difensive durante le quali la calciatrice affronta l’avversaria con l’idea di toglierle la palla; 2) recupero dell’equilibrio dopo aver calciato e 3) contrasto con una avversaria, soprattutto per contatto della parte superiore del corpo. A differenza dei calciatori maschi le ragazze non hanno un rischio elevato di farsi male ai legamenti del ginocchio dopo il colpo di testa.
Sembra che la fatica accumulata nel corso della partita non determini un maggiore rischio di infortunio: il 64% degli infortuni avviene nel primo tempo. Anche la pioggia non sembra un fattore di rischio: la quasi totalità degli infortuni avviene su campi asciutti. Come sempre sappiamo che i dati della scienza sono utilissimi se possono essere di aiuto nella pratica, e da queste informazioni siamo in effetti in grado di ottenere soluzioni per diminuire gli infortuni nelle nostre calciatrici.
Uno spunto immediato riguarda il fatto che uno dei meccanismi di infortunio del legamento crociato anteriore avviene quando si deve recuperare l’equilibrio dopo aver calciato, è il secondo per frequenza e succede molto di più nelle ragazze rispetto ai maschi. Visto che questa situazione di gioco viene solitamente eseguita in campo a bassa o moderata velocità, si ritiene che possa essere simulata e misurata anche “in laboratorio”, cioè facendo il test di Analisi del Movimento, e che quindi si possano individuare i movimenti a rischio di infortunio e definire un programma di prevenzione di tali infortuni.
Per i medici, gli allenatori e i preparatori questa è una grande sfida, ed ora che sappiamo che è possibile prevenire gli infortuni al legamento crociato anteriore nel calcio femminile, o almeno una parte di essi, sarà necessario fare tutto il possibile per preservare la salute delle nostre calciatrici.