Volley: Superlega, il francese Louati giocherà a Padova

Prima esperienza italian per lo schiacciatore-ricevitore proveniente dallo Chaumont dove è stato allenato da Sivano Prandi

PADOVA-La Kioene Padova sistema la batteria degli schiacciatori-ricevitori prelevando dalla formazione francese dello Chaumont il 26enne Yacine Louati.

Nato a Tourcoing in Francia il 4 marzo 1992, nell’ultima stagione ha giocato insieme ai due ex bianconeri Javier Gonzalez e Francesco De Marchi. Figlio d’arte – il padre Moutaa giocò con Epinal e Tourcoing – quest’anno è stato allenato da Silvano Prandi, che ricoprì il ruolo di coach a Padova dal 1988 al 1993. Con la sua Nazionale, Louati ha inoltre partecipato ai Giochi del Mediterraneo nel 2013, agli Europei nel 2015 e ai Giochi Universitari nel 2017.

LE PAROLE DI YACINE LOUATI-

Cosa ti hanno detto De Marchi e Gonzalez di Padova e del campionato italiano?

«Entrambi hanno dei bei ricordi della loro esperienza a Padova. Ovviamente mi hanno detto dell’altissimo livello di gioco, della passione della gente per questo sport e dell’omogeneità del campionato. Il campionato francese deve ancora imparare molto dal quello italiano e la Superlega è per me il miglior campionato del mondo. Mi hanno anche parlato di Padova come un club serio e molto ben costruito. Non sono mai stato a Padova o in Veneto, quindi non vedo l’ora di scoprire la città, la regione e la sua cultura. Inoltre, con la mia ragazza abbiamo già iniziato a imparare l'italiano».

Però sei già stato in Italia, vero?

«Sì, due volte. La prima quando abbiamo giocato contro Trento in Champions League in questa stagione. Purtroppo non ho visto nulla dalla città di Trento, ma mi è bastato questo viaggio per innamorarmi del nord Italia. Sono anche andato in vacanza a Napoli e Sorrento alcuni anni fa: un viaggio culturale molto interessante».

Pallavolisticamente come ti descrivi? Quali sono i tuoi punti di forza?

«Cerco di essere il più versatile possibile. Sono uno schiacciatore, ma se devo citare i punti di forza, penso che siano il servizio e la ricezione».

C’è un personaggio sportivo a cui t’ispiri o che comunque ammiri?

«Il tennista Roger Federer, per la sua umiltà e per la capacità di giocare ad altissimo livello per così tanti anni».

Alcune curiosità della vita privata per farti conoscere dai tifosi della Kioene?

«Ho un fratello maggiore e una sorellina. Suono la tromba e il pianoforte da quando avevo 8 anni e da quando ho visitato la Reggia di Caserta, sogno di ristrutturare un castello e viverci... Infine devo dire che, grazie a Silvano Prandi che mi ha portato una bottiglia da casa, ormai sono diventato un fan del Moscato d’Asti».

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