NOVI SAD, 26 giugno - L’Italia esce sconfitta 3-1 (25-23, 25-20, 25-27, 25-21) dalla SPC Vojvodina al termine di una gara combattuta che ha espresso notevoli valori agonistici come spesso accade quando si affrontano la nazionale azzurra e la Serbia. Purtroppo questa sera i ragazzi di Berruto si sono dovuti arrendere agli uomini di Grbic trascinati dagli oltre 7mila spettatori presenti. All’Italia rimane il rammarico per aver parzialmente riaperto la gara solo dopo essersi trovata in svantaggio 2-0. I serbi, però, hanno dimostrato una certa superiorità a muro, così come tanti, troppi sono stati gli errori al servizio di Travica e compagno. Ora però sarà importante fare bene nella gara di domenica a Belgrado.
IN CAMPO - Berruto ha scelto la diagonale Travica-Sabbi, Anzani e Birarelli centrali, Lanza e Zaytsev schiacciatori con Colaci libero. Grbic ha schierato Jovovic in palleggio, Atanasijevic sulla sua diagonale, Petric e Ivovic schiacciatori, Lisinac e Podrascanin al centro e Rosic libero.
LA GARA - Nel primo set le squadre sono rimaste appaiate fino al 22-22 quando prima un servizio in rete di Zaytsev e successivamente un muro di Podrascanin su Anzani hanno portato la formazione di Grbic sul 24-22. A quel punto Lanza ha annullato il set ball, ma è stato Ivovic a chiudere 25-23 in favore della formazione balcanica. Nel secondo la Serbia ha sempre mantenuto la situazione sotto controllo senza particolari problemi. Solo nel finale di parziale, quando era in vantaggio 24-17, l’Italia ha avuto un sussulto di orgoglio che gli ha permesso di recuperare 3 punti, ma il set si è concluso per un fallo d’invasione fischiato al muro azzurro. Nel terzo, con Mengozzi in campo al posto di Anzani, l’Italia è sembrata reagire giocando con caparbietà e lottando per lunghi tratti, dimostrando la volontà di riaprire il match. Dopo aver condotto nella parte iniziale si è fatta raggiungere sul 20 pari. In quel momento la Serbia sembrava poter piazzare il ko decisivo, cosa non avvenuta con i ragazzi di Berruto bravi a rimanere aggrappati alla gara: dopo aver annullato 3 match ball, alla prima occasione utile hanno chiuso 27-25 portando la gara sul 2-1. Nel quarto ancora grande intensità con gli uomini di Berruto capaci di annullare ancora due match ball prima di capitolare definitivamente. Domani la squadra si traferirà a Belgrado dove domenica alle ore 20 è in programma la seconda sfida.
TABELLINO - SERBIA- ITALIA 3-1 (25-23, 25-20, 25-27, 25-21) SERBIA: Ivovic 5, Petric 15, Jovovic 2, Atanasijevic 19, Podrascanin 7, Lisinac 14, Rosic (L). U. Kovacevic 4, Starovic, Kostic, N. Kovacevic 2. Ne: Stankovic, Okolic, Majstorovic (L). All. Grbic. ITALIA: Zaytsev 13, Lanza 19, Travica 2, Birarelli 5, Sabbi 22, Anzani 1, Colaci (L). Antonov 1, Giovi, Mengozzi 4. Ne: Rossini (L) Randazzo, Vettori, Saitta. All. Berruto. Arbitri: Cull (USA), Shahmiri (IRI). Spettatori: 7.300. Durata set: 27’, 29’, 33’, 31’ Serbia: bs 17 a 3 mv 13 et 24. Italia: bs 24 a 9 mv 7 et 32
HANNO DETTO - Sabbi: «Dispiace, ma loro sono una squadra tosta, molto bravi a muro. Sotto 2-0 abbiamo dato tutto, abbiamo pensato o la va o la spacca. Purtroppo non è bastato, ma ora dobbiamo rialzarci subito perché già a Belgrado dobbiamo reagire». Berruto: «Abbiamo sbagliato troppo nella fase break così come sono stati troppi gli errori in battuta. A un certo punto la reazione dei ragazzi è stata positiva ma di certo non è bastata. Sapevamo che sarebbe stata dura così come siamo consapevoli che dobbiamo lavorare in alcuni fondamentali».
SITUAZIONE - Pool A: Serbia-Italia 3-1 e 28/6; Australia-Brasile 27/6 e 28/6. Classifica: Brasile 6 vittorie (18 punti), Serbia 5 vittorie (17 punti), Italia 5 vittorie (13 punti), Australia 1 vittoria (3 punti). Pool B: Russia-Stati Uniti 0-3 e 27/6; Iran-Polonia 3-2 e 28/6. Classifica: Usa 7 vittorie (20 punti), Polonia 6 vittorie (17 punti), Iran 5 vittorie (15 punti), Russia 0 vittorie (2 punti).