RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - Scalpitava, non ce la faceva piu' a stare dietro le quinte. E a vederlo in acqua e' facile capire perche'. Gregorio Paltrinieri ha un fuoco dentro capace di incenerire tutti gli avversari. A Rio e' arrivato il suo momento, ha dovuto aspettare l'ultima batteria ma vederlo nuotare e' uno spettacolo per cui vale la pena pagare il biglietto: 14'44"51 il tempo con cui mette tutti in fila ma e' un riscontro che "non mi interessa - se la ride il 21enne carpigiano, campione del mondo ed europeo in carica nei 1500 - La gara l'ho fatta per stare con gli altri e magari toccare davanti, era quella la cosa principale, dare il segnale gia' di essere davanti e non accontentarmi di entrare in finale da quinto o sesto. Stavo fremendo la' dietro e adesso finalmente siamo in gara, me la giochero' al massimo". Greg ha un sorriso smagliante, sembra un bambino in un parco giochi. "Mi sono divertito, era la cosa piu' importante, sono qui per godermi al massimo questa esperienza - racconta - L'ho aspettata veramente tanto, l'ho sognata sin da quando ero piccolo, voglio godermi ogni momento. Stavo scalpitando la' dietro, vedevo tutti gareggiare e io mi allenavo e basta. Questa gara mi e' servita per rompere il ghiaccio e l'ho fatta abbastanza bene". Il giovane campione emiliano sa di essere il grande favorito ma la cosa non lo tocca, "non voglio pensarci, me la sono goduta fino a qua e non voglio rovinarmi questo momento. Siamo in tanti a giocarci la medaglia, sara' una finale agguerrita". Non ci sara' invece Sun Yang, primatista mondiale e oro 4 anni fa a Londra: argento nei 400 e oro nei 200, il cinese e' letteralmente crollato in batteria, ottenendo solo il 16esimo tempo complessivo. "Credo che la sua preparazione fosse piu' incentrata su 200 e 400 ma domani ci saranno comunque altre sette persone che vorranno sbranarmi. Che ci sia o non ci sia non mi cambia tanto". Nella finale dei 1500 si e' guadagnato un posto anche Gabriele Detti col quinto crono (14'48"68). "Non mi sentivo benissimo in acqua, facevo fatica a respirare, per cui va bene cosi'", commenta il livornese, gia' bronzo nei 400. Appuntamento dunque nella notte italiana fra sabato e domenica alle 3.11 con la finale, in una serata che vedra' ancora protagonista Federica Pellegrini. L'azzurra e' tornata di nuovo in vasca, stavolta con la 4X100 mista, e avra' la chance di disputare ancora una gara olimpica. "Siamo contente, siamo in finale e anche col record italiano - il riferimento al 3'59"09 della batteria, settimo tempo assoluto - Per queste staffette ambire a una finale olimpica e' sempre molto difficile, ce l'abbiamo fatta con questa e con la 4X100 sl. E' sempre una finale olimpica e sara' un onore essere fra le prime otto del mondo". Per Federica la staffetta e' anche un modo per provare a cancellare piano piano la delusione per i 200 sl. "Non nego che dopo quella finale volevo tornare a casa per quei pochi centesimi che mi hanno separata dal sogno che avevo - ammette - E' solo che e' mancato veramente poco e quando manca cosi' poco a una medaglia fa sempre male. Alla fine per la squadra ci sono sempre stata, era giusto onorare anche questa staffetta". Rispetto a qualche giorno fa, la Divina sembra aver ritrovato le energie. "La rassegnazione non fa parte del mio carattere, e' piu' la rabbia. Per entrare in acqua e dare il massimo devo resettare da zero ogni volta e onestamente, non vedo l'ora di andare via da qua per staccare da tutti i miei pensieri che girano attorno a questi 200. Queste vacanze mi servono piu' che mai".
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