MOSCA - Ezio Gamba ora è davvero lo zar del tatami. Il Ct della nazionale russa di judo è infatti diventato cittadino russo. A consegnargli il passaporto - "regalo splendido" - è stato Vladimir Putin in persona, al termine degli allenamenti della nazionale a Sochi. Il leader del Cremlino, appassionato di judo da sempre, si è allenato di persona con i ragazzi della nazionale. Suo partner sul tatami, proprio Ezio Gamba. "Il presidente Putin è unico, conosce tutti gli atleti per nome e cognome, maschi e femmine, e non solo i campioni olimpici, proprio tutti", racconta Gamba raggiunto al telefono dall'ANSA. "In giro per il mondo non ho mai riscontrato questo tipo di attenzione: per la squadra è molto importante". La domanda, a questo punto, viene spontanea: ma Putin sul tatami com'è? "Estremamente efficace", è la pronta risposta di Gamba. "Certo, anche io non sono più quello di una volta, gli anni dicono la loro... ma per la sua età è davvero efficace".
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L'ITALIA NEL CUORE - Per quanto riguarda la nuova nazionalità, Gamba ci tiene a precisare di aver ovviamente mantenuto anche quella italiana: "Vivo con questi ragazzi da otto anni, 300 giorni all'anno, e questa è una parte della mia vita che voglio ricordare", spiega. "Così quando mi è stata proposta la possibilità di ottenere la cittadinanza ho detto subito sì: questo non preclude i miei rapporti con l'Italia, dove vive la mia famiglia e dove pago le tasse, oltre che in Russia". Il passaporto russo, però, è davvero un regalo inusuale - e altrimenti difficilissimo da ottenere. "È una prova di stima, al di là dei risultati professionali, che dimostra una relazione personale di un certo livello". Risultati che pure contano: "La nostra disciplina resta ai vertici - commenta Gamba, che non vuole toccare ambiti "politici" o i guai di altre discipline - e abbiamo almeno 8 atleti che possono lottare per la medaglia olimpica e 3 che possono anche vincerla: restiamo negli standard di Londra".