RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - E' la consacrazione di uno dei talenti piu' cristallini che l'artistica femminile abbia mai avuto. Dopo il titolo olimpico con la squadra, Rio de Janiero incorona definitivamente Simone Biles, 19enne texana che pare destinata ad instaurare in pedana una lunga 'dittatura'. Ai dieci titoli mondiali (oltre a due argenti e due bronzi) messi in bacheca tra Anversa 2013, Nanning 2014 e Glasgow 2015, un bottino record che l'aveva gia' lanciato nel firmamento delle grandi, si somma ora l'oro nell'All-Round, conquistato con un totale di 62.198 punti davanti alla connazionale Alexandra Raisman (60.098), argento, e alla russa Aliya Mustafina (58.665), bronzo. La Rio Olympic Arena si e' esaltata di fronte alle 'magie' della staunitense, diventata preso la beniamina del pubblico di casa, quasi quanto le atlete verdeoro. Una curiosita': Biles succede nell'albo d'oro a Gabrielle Douglas che, in quanto terza americana, e' rimasta esclusa dalla finale malgrado domenica, avesse ottenuto il terzo punteggio. In finale erano presenti due azzurre, Carlotta Ferlito, dodicesima con 56.958, e Vanessa Ferrari, sedicesima con 56.541: entrambe la ginnaste hanno completato un percorso netto, recuperando rispetto alla qualificazione dieci ed otto posizioni. "Nella trave sono andata un po' cosi' altrimenti sarei potuta entrare nelle prime dieci del mondo - spiega Ferlito, 20enne catanese dell'Esercito che a Londra aveva chiuso 21esima nel concorso generale - Ma va bene cosi', perche' ho recuperato dieci posti rispetto alla qualificazione e ho fatto un punto e mezzo in piu' rispetto a Glasgow". La siciliana, allenata da Paolo Bucci e Tiziana Di Pilato, chiude cosi' la sua Olimpiade, non prima pero' di esprimere un desiderio: "Di me si dicono tantissime cose al di fuori della ginnastica - ha concluso Ferlito, protagonista delle prime tre stagioni del docu-reality televisivo 'Ginnaste - Vite parallele', trasmesso da Mtv - Importa piu' sapere quanti followers ho su Instagram, ma alla fama e alla tv preferirei essere apprezzata soltanto come ginnasta". "Poteva andare meglio, specialmente a corpo libero e alla trave - e' invece il commento di Vanessa Ferrari, 25 anni, nel concorso generale 11esima a Pechino2008 e ottava a Londra2012 - Ora spero di recuperare al meglio tendine e gambe per la finale al corpo libero del 16 agosto, perche' la pedana e' bella e voglio fare il massimo". La bresciana di Orzinovi, tesserata per l'Esercito, ha interpretato la gara odierna proprio in vista della finale al corpo libero, che la vide quarta ai Giochi di Londra. "Abbiamo provato le strategie in vista del 16, oggi Vanessa non avrebbe potuto aggiungere piu' di tanto alla sua carriera olimpica - ha sottolineato il dtn Enrico Casella - Non valeva la pena correre rischi e se in finale riusciremo a eseguire un esercizio il piu' pulito possibile, con una doppia piroetta, allora si puo' lottare per l'unico posto disponibile, il terzo". Il problema per la Ferrari non e' solo 'tecnico' ma anche fisico, perche' l'azzurra, che gareggera' il 16 agosto assieme ad Erika Fasana, e' sempre alle prese con un infortunio al tendine ancora non del tutto superato: "Purtroppo non riesce ad allenarsi con continuita'. Vanessa e' un cavallo di razza, ma anche un purosangue ha bisogno della biada...".
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