RIO DE JANEIRO - Aza Petrovic si conferma bestia nera dei tecnici italiani: dopo aver eliminato Ettore Messina e gli azzurri al Preolimpico di Torino, la Croazia sgambetta la Spagna di Sergio Scariolo nel debutto ai Giochi. Il 72-70 finale è frutto di un'incredibile rimonta negli ultimi 12', guidata dal solito Bojan Bogdanovic (23 punti), Ukic (8 tutti nel finale) e dal milanese Simon (10), un parziale difeso da Saric, autore della stoppata sul gancio per il supplementare di Pau Gasol. Che è a lungo immarcabile (26) ma non è sufficiente, perché al suo fianco brilla soltanto Mirotic (19), mentre gli esterni totalizzano 20 punti con un misero 5/25 al tiro.
RIMONTA - Per quasi tre quarti, la Spagna gioca al gatto col topo, guidata da Pau Gasol e Mirotic nel 13-0 che vale il 13-4 mentre la Croazia si fa subito fischiare due falli tecnici (alla panchina e a Bogdanovic). Le triple di Reyes, Sergio Rodriguez e Gasol valgono il 36-24, un vantaggio che la Spagna dilata fino al 50-36 ancora con i propri lunghi. All'improvviso l'accelerazione di Ukic (fin lì il peggiore in campo) vale l'11-1 che la riapre, e Babic sorpassa (56-57). La gara diventa spettacolare, Sergio Rodriguez segna da tre, Bogdanovic risponde, ma Pau Gasol imita a i due (63-62), ma qui la Spagna si ferma, e la palla rubata che Simon trasforma nel +2 (67-69) è il momento chiave. Dopo l'errore di Rodriguez, Simon fa 67-71, Mirotic segna la tripla del -1 e Saric non chiude dalla lunetta (70-72), ma il rookie di Philadelphia si fa perdonare stoppando il gancio di Gasol allo scadere. Confermando la Croazia come la squadra delle sorprese.