Quando si parla di auto i canoni estetici viaggiano paralleli con la rivoluzione silenziosa che trova un megafono nei padiglioni del Salone di Parigi. Silenziosa ma sempre rivoluzione: sia chiaro non è ancora arrivato il momento di celebrare il funerale dei motori diesel, ma a giudicare dalle proposte reali e quelle futuribili, i famosi concept, ispirati alle zero emissioni o quantomeno ibride e ibride plug in, portate a Parigi da quasi tutti i Costruttori, appare chiaro la spinta decisa verso la strada presa più volte e più volte rinnegata di una mobilità davvero sostenibile. Sarà per gli effetti del Dieselgate, per la volontà del Gruppo Volkswagen , apparsa definitivamente chiara alla vigilia del Salone con il lancio annunciato di I.D. il prototipo elettrico con autonomia dichiarata tra 400 e 600 km, il primo dei 30 modelli elettrici da sfornare entro il 2025, come da promessa dei vertici tedeschi.
E forse, ancora più determinante, sarà la consapevolezza degli stessi Costruttori che per garantire livelli di emissioni sempre più stringenti sarebbero costretti ad investimenti su propulsori a benzina e gasolio ormai non più sostenibili, al punto che conviene spostare gli stessi denari su quelli a emissioni zero o ibridi: di fatto a Parigi si assisterà ad un trionfo elettrico e all’esibizione di soli 5 autentiche novità mondiali. Da una parte le city car Nissan Micra e Citroen C3, dall’altra i tre SUV: il nuovo Audi Q5, il Land Rover Discovery e il primo Suv targato Skoda , cioè il Kodiaq.
Per il resto è solo mobilità sostenibile, con buona pace degli scettici che legittimamente continuano a sottolineare come le vetture elettriche vendano ancora poco sul mercato. E del resto, tanto per rimanere alle cose di casa nostra, come potrebbero vendere senza incentivi, senza infrastrutture? Ma le rivoluzioni non possono aspettare ancora: quando si decide di partire si parte. E così giù proposte “verdi”: dalla Opel Ampera-e (genella della Chevrolet Bolt) che porta l’autonomia della vecchia ibrida a 400 km in elettrico puro, alla Golf elettrica. Mercedes farà debuttare la e-mobility revolution, nuova strategia sostenibile del marchio che porta all’esordio le versioni electric drive della nuova smart fortwo, fortwo cabrio e, per la prima volta, di forfour.
Con la fantastica Maybach 6 Concept con tre motori elettrici da 500 km di autonomia. Mentre entro il 2021 sono previsti altri 5 modelli eletrici e verrà creato un sub brand dedicato alle auto a zero emissioni. Come di recente ha già fatto BMW che a Parigi estenderà l’autonomia della batteria della sua i3 oltre a presentare un concept elettrico. Anche Audi porterà un concept che anticipa il suo SUV elettrico. Passando alle ibride, l’elenco diventa lunghissimo: Toyota CH-R, Toyota Prius plug In, Lexus UX, Mitsubishi GT-Phev, Porsche Panamera 4E-Hybrid, senza dimenticare le francesi Peugeot 3008 e 5008 che saranno proposte anche in verisone ibrida. Nissan e Renault stupiranno con un prototipo rivoluzionario che va ad acqua e bioetanolo, mentre la proposta idrogeno è cavalcata da Toyota con Mirai, Honda Clarity e Hyundai ix35.
A tenere alto il tricolore tre proposte di FCA. Due in Casa Ferrari la versione aperta de LaFerrari e l’anteprima planetaria della Ferrari GTC4Lusso T, prima vettura a quattro posti con un V8 turbo del Cavallino. E poi la variante “Veloce” dell’Alfa Romeo Giulia da 280 cv (2.0 turbo benzina) e 210 cv (2.2 turbodiesel), senza dimenticare le versioni rinnovate di Maserati Ghibli, Jeep Grand Cherokee 2017, Fiat 124 Spider America, la 500X 1600 Multijet e il restyling della Panda. Infine, Kia a Parigi porta la nuova Rio, Hyundai la terza generazione della i30 e Infiniti la QX Sport mentre Mercedes esporrà le nuove Classe E Wagon e la sportiva AMG GT-R. L’ultima novità è data dall’assenza -prevista- di Rolls-Royce, Bentley, Lamborghini e Aston Martin , insieme a Ford , Volvo e Mazda . Che sia il messaggio di un’altra strisciante rivoluzione?