ROMA - Il nome è già noto ma non si tratta di un remake. La nuova Suzuki Baleno è un inedito o al massimo, per rimanere in gergo cinematografico, di un reboot. Basata sul prototipo IK-2 che aveva debuttato a Ginevra, la nuova compatta giapponese è diversa da tutte le altre vetture della famiglia. Basta dare un'occhiata al frontale, lontanto da quello della nuova Vitara (guarda la versione Toro Edition) e comunque diverso da S-Cross, Swift e Celerio: Suzuki punta, evidentemente, a un nuovo segmento, quello delle compatte dove spadroneggiano Volkswagen Polo, Renault Clio, Peugeot 208 etc.
Per farlo tira fuori dal cilindro questo piccolo crossover da città che promette, secondo la Casa, di offrire un abitacolo spazioso in 4 metri di lunghezza, un bagaglio capiente e nuove tecnologie. Altri punti di forza, scrive Suzuki nel comunicato di lancio, il telaio rigido e al contempo leggero, e il nuovo motore turbo BoosterJet 1.0 con sistema di ibridazione “smart” SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) che si basa su un componente integrato alternatore/motorino di avviamento, con funzioni di assistenza al motore termico.