AMBURGO. La filiale italiana della Volkswagen ha realizzato un divertente filmato. Una Polo attuale, camuffata, viene sottoposta al giudizio di alcuni potenziali clienti, dicendo loro che stanno guidando la nuova generazione. Tutti restano impressionati favorevolmente, apprezzando il salto tra una “vecchia” e una “nuova”. Salto che non c’è, ovviamente... Uno scherzo, che però spiega un dato chiave: sostituire un’auto come la Polo non è facile, per il successo che ha avuto e che continua a incontrare. La nuova Polo (per la precisione è la sesta generazione) deve continuare una tradizione vincente, visto che è stata venduta in 14 milioni di esemplari (quasi 16,5 milioni, comprese le versioni derivate) in tutto il mondo.
PICCOLA GOLF. Quella di oggi nasce dal la piattaforma MQB (un cavallo di battaglia del gruppo tedesco) che porta la Polo a essere più lunga (4.053 mm, + 81 mm; passo di 2.564 mm, + 94 mm), ma anche ad aumentare lo spazio interno e la capacità del bagagliaio (ora 351 litri, + 71 litri). Ma se queste sono - per così dire - le doti di base, la nuova Polo non può prescindere (e non prescinde) dalle dotazioni di sicurezza. Di serie su tutte le versioni cinque porte, il sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City, il riconoscimento dei pedoni e il sistema anti collisione multipla. E ancora Blind Spot Detection, cruise control con regolazione automatica della distanza ACC, sistema anti collisione multipla e fari a Led (sinora, in genere, dotazioni riservate alle classi superiori). E’ anche la prima Polo con strumentazione interamente digitale di seconda generazione. Del resto, oltre a un design esterno più marcato, anche internamente si nota il salto di qualità. L’abitacolo - se vogliamo dire così - è figlio dell’era digitale. E, inutile dirlo, la strumentazione è in grado di dialogare perfettamente con il mondo degli smartphone. I sistemi di infotainment (ad eccezione della versione d’ingresso) dispongono di uno schermo da 8 pollici con superficie touch in vetro. La prova, sulle strade attorno ad Amburgo, regala sensazioni attese. Sulla Polo sembra, a tutti gli effetti, di essere su una Golf (dunque su un’auto di categoria superiore). Tutto è sotto controllo, ma portata di mano, intuitivo. La diesel si guida con grande piacevolezza, vista l’ottima erogazione della coppia. Ma piacciono molto i “mille”: il sound del tre cilindri è in sottofondo, l’erogazione piena, se c’è bisogna di chiedere potenza la risposta arriva subito. Zero vibrazioni, molto silenzio.
TRE ALLESTIMENTI. Al lancio, sono disponibili tre versioni: Trendline, Comfortline e Highline. Arriverà anche la GTI, ma più avanti (entro fine anno probabilmente). Esternamente la Comfortline si riconosce per un listello cromato sulla calandra del radiatore, posizionata tra i fari, mentre nella Highline i listelli cromati sono anche nella presa d’aria inferiore. Davanti, la Highline si riconosce poi da un modulo combinato per fendinebbia, luci di svolta e luci diurne a Led. Un discorso a parte merita la combinazione tra cerchi e pneumatici. Sul nostro mercato, a seconda della versione, la Polo monta cerchi da 15 o 16 pollici, ma a richiesta ci sono altri cerchi, ovviamente anche in lega (e anche una misura da 17”, mentre la GTI avrà cerchi da 18). Le possibilità di personalizzazione diventano più spinte quando si parla di interni. Gli allestimenti si differenziano, oltre che per il rispettivo equipaggiamento di serie, per i colori di modanature e inserti decorativi, nonché per i tessuti. Una delle opzioni di maggiore impatto riguarda la plancia con il cosiddetto “dash pad”, offerto con inserti decorativi di diversi colori. La Polo è proposta con tre versioni della plancia: Nero (Trendline), Nero in versione morbida Slush (Comfortline e Highline) e Aqua Graphite, anch’essa in versione morbida Slush (Comfortline e Highline). Il “dash pad” si estende per tutta la lunghezza della nuova plancia. Diversi colori: la Trendline ha un “dash pad” effetto perla opaco (Deepblack). A seconda del colore carrozzeria, il “dash pad” di serie della Comfortline è in Silver Silk opaco oppure in Limestone Grey opaco. Il dash pad della Highline è verniciato in Silver Silk lucido oppure Deep Iron lucido. Inoltre la plancia Highline è impreziosita da un’illuminazione ambiente. Al pacchetto R-Line per gli interni (in Italia, optional su Highline) è abbinato un inserto decorativo in Shadow Steel. Infine i colori: 14 colori carrozzeria e otto “dash pad”. Di fatto ciascuno può “costruirsi” una vettura un esemplare pressoché unico.
MOTORI. La nuova Polo viene offerta con otto motori e, per la prima volta, anche con una motorizzazione a metano. La gamma dei cinque motori benzina a 3 e 4 cilindri va dal 1.0 MPI da 65 CV al 2,0 TSI da 200 CV (sulla GTI). In versione Diesel la Polo disporrà di due 1.6 TDI con potenze di 80 e 95 CV (con catalizzatore) e SCR. Tutte le motorizzazioni prevedono di serie il sistema start and stop e di recupero dell’energia. Torniamo ai benzina: il “mille” 1.0 è declinato potenze da 65 CV, 75 CV, 85 CV e 115 CV, abbinati a un cambio meccanico a 5 rapporti (i primi tre) oppure a un automatico DS G (a sette rapporti). Le proposte Diesel prevedono un 1.6 TDI a 4 cilindri, disponibile con due potenze (80 e 95 CV), con cambio manuale a 5 rapporti (o, nel caso del più potente, anche con un DSG a 7 rapporti). La Volkswagen punta molto anche sulla motorizzazione a benzina, un 3 cilindri progettato apposta, di 1.0 di cilindrata, che dispone di 90 Cv e sua coppia massima di 160 Nm già a 1.900 giri (fino a 3.500 giri). Il motori si avvia sempre a metano e porta l’autonomia complessiva del modello a quasi 1200 chilometri