ERBUSCO - Un nuovo squalo si prepara ad aggirarsi sulle strade. Grande (quasi 5 metri di lunghezza), affusolato, elegante e cattivo al tempo stesso. Bellissimo. Che attacchi diretto come una coupé o navighi in cerca di prede ed emozioni senza pinna (ops, tetto) fa poca differenza, perché la Maserati , che come il dio dei mari ha per simbolo il Tridente, per espandere il suo territorio di caccia (37.000 vetture vendute dal 2007 ad oggi) ha messo in produzione la sua supercar quattro posti firmata Pininfarina dieci anni fa.
GranTurismo e GranCabrio MY18, restyling nella tradizione. Evoluzione, non certo rivoluzione. Ma senza compromessi. Puntando su uno “shark nose”, un muso a squalo allungato che regala un effetto tridimensionale grazie a un’aerodinamica rivista e migliorata (cx sceso a 0.32 per la coupé e 0.33 per la cabrio) con prese d’aria e splitter che donano stabilità e riducono i flussi. Così come il nuovo diffusore e spoiler (in carbonio) posteriore e gli scarichi (rotondi per la GranTurismo, ovali per la GranCabrio che sfrutta ampiamente le cromature, mentre la prima è più rude ma non per questo meno attraente). Senza contare che l’effetto dal posto di guida, guardando gli sbalzi del cofano e le prese (della GranTurismo MC), è davvero entusiasmante. Come trovarsi di fronte a un’opera d’arte. In movimento. E con un sound inconfondibile.
E’ il ruggito Maserati, del V8 90° benzina 4.7 (addio al 4.2) realizzato a Maranello (la vettura invece è in fase di montaggio a Modena), uno degli ultimi aspirati che eroga 460 cavalli a 7.000 giri, con una coppia massima di 502 Nm a 4.750 (consumi 14.3, emissioni 331), abbinato a una trasmissione automatica ZF (100 millisecondi il tempo di cambiata) a 6 marce, che nella modalità (di 5) Sport gestita “manualmente” dai paddle al volante amplifica l’effetto allo stesso tempo vintage e corsaiolo col “blipping”, il colpo di gas in scalata che è piacere allo stato puro. Aerodinamica e scarichi fanno crescere le performance: da 0 a 100 in 4.7 secondi per la versione MC (4.8 sulla Sport, 4.9 sulla cabrio), con la velocità massima che scavalla il muro anche simbolico del trecento orari (301, con 291 per la GranCabrio).
Telaio irrigidito e sospensioni (Skyhook per la Sport, single-rate per la MC), unite a una distribuzione dei pesi 49:51 lavorano col Maserati Stability Program che corregge l’instabilità (non te ne accorgi), i freni Brembo hanno una potenza stopping di 1.24G in decelerazione (!). Cerchi da 20” con la 4ª generazione delle Pirelli PZero (+5% di grip, +30% di durata).
Il sound magico prosegue anche nell'abitacolo, caratterixzzato da interni sontuosi: le nuove GranTurismo e GranCabrio sono anche contenuti all’avanguardia, soprattutto sul fronte dell’infotainment, ormai un must che non distingue più le cosiddette auto proletarie dalle premium. Una supersportiva deve adeguarsi, specie se ideata per trasportare quattro persone. In comodità. Ecco così il nuovo sistema che ruota intorno a un display touch ad alta risoluzione da 8”4 pollici integrato in una consolle centrale con doppio selettore rotante e pochi ma funzionali tasti. Schermo che diventa il prolungamento dello smartphone per la piena compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto e visore per i parcheggi grazie alla telecamera posteriore.
Definitivo (ma basta provare per essere d’accordo) superlativo l’impianto audio Harman Kardon: 10 speaker con amplificatore a 12 canali da 750 watt nella coupé, addirittura 11 casse con 825 watt totali per la cabrio. Nel bracciolo una phone storage con porta ricarica USB, porta per scheda memoria SD e presa AUX. Altre due prese USB, nel prolungamento della consolle centrale, sono dedicate ai passeggeri posteriori. Incredibile il programma di personalizzazione: 16 colori esterni (5 nuovi), 13 interni tra pelle e alcantara, 5 materiali per gli inserti (dal legno al carbonio), 14 ruote da 20” con 9 colori delle pinze dei freni... Insomma, oltre 400 mila combinazioni possibili. Infine i prezzi: dai 129.264 della GranTurismo Sport ai 158.451 della GranCabrio MC.