BARCELLONA. La chiamano l’auto rivoluzionaria. La nuova Citroen C3 non è solo bella, moderna, tecnologica, prestazionale, seria o anticonvenzionale a seconda della personalizzazione ma è la prima auto in produzione dotata a scelta di una telecamera HD integrata nella vettura, sempre connessa e posta sul vetro anteriore, in grado di produrre video e foto trasmettendole ai social con una rapidità impressionante. "Nessuno lo ha fatto prima" dicono con orgoglio in casa Citroen. E se il primo pensiero può andare all’uso più semplice e diffuso (fors’anche rischioso per eventuali usi impropri), in realtà la novità apre le porte ad applicazioni molto più importanti e impegnati: per esempio in grado di incidente sul frontale e a 120 gradi, visto che la stessa telecamera in caso d’urto salva immediatamente le immagini a partire da due minuti prima. Così l’applicazione messa a punto per la C3 cambierà magari i rapporti con assicurazioni, le dispute legali, le indagini delle autorità competenti, e forse anche i costi delle coperture assicurative.
Rivoluzionaria, è così. Come lo era stata fin dall’uscita, cambiando i numeri di Citroen, dando impulso al brand, sperato ma forse non atteso in simili proporzioni: oltre 3,5 milioni di esemplari venduti dal 2002(con una forte presenza in Italia 580 mila unità) che ne fanno la Citroen più venduta dal 1919 a oggi. La nuova C3 è avanti non solo per la ConnectedCAM e per i suoi “gadget” tecnologici di cui probabilmente si parlerà tanto, rischiando di far passare in secondo piano le doti automobilistiche, che sono elevate. E’ una berlina per tutte le età, per tutti i ceti sociali, studiata per beffare il traffico cittadino con la sua agilità e le sue capacità di ospitare persone e bagagli-borse, ma anche per affrontare percorsi più lunghi o per godere del tempo libero.
Ora però la C3 è molto di più, un simbolo d’avanguardia, "espressione del nuovo corso del brand trasformato negli ultimi due anni puntando su design e creatività, in grado di dare ancora maggiore impulso al nostro marchio" come ha sottolineato Linda Jackson, Ceo di Citroen. D’altronde per continuare il successo in un segmento C già trafficato, difficile e molto competitivo, Citroen ha dovuto puntare molto più in alto, dare alla sua creatura una personalità ben più forte ed esclusiva, un design sofisticato ma al tempo stesso elegante e un po’ informale, aggiungere qualcosa di importante per migliorare la qualità della vita, del benessere a bordo. Ha tratto della C4 Cactus alcuni dettagli di successo, li ha utilizzati come fonte d’ispirazione e li ha migliorati, come per esempio la fascia degli Airbump, resa più longilinea, elegante e dotata di un tocco di colorazione tale da renderla fashion, ha utilizzato le cinghie al posto delle maniglie nelle portiere, ha migliorato i sedili-divano. Insomma è soprattutto originale perché riesce a essere diversa e a far differenza, è energica (“punchy”) e colorata. E riassume i valori Citroen: Optimistic (si fa notare fin dal frontale, rialzato e di carattere), Human (per il benessere che offre), Smart (tecnologie ultramoderne). Ammicca ai giovani, piace alle donne, attira la gente che non sente l’età, è un simbolo di creatività. E’ una cinque porte personalizzabile, ben 36 combinazioni di colori, bicolore in abbinamento al tetto rosso, bianco o nero, ma anche la grande vetratura che aumenta l’effetto luce, può aggiungere o togliere gli airbump, gioca con le luci persino nel logo (3 a profilo cromato e gli chevron in nero lucido) e valorizza i fari 3D posteriori. Tutto in meno di 4 metri (3,99) di lunghezza che a occhio paiono di più visto lo spazio interno per 5 posti, con un’altezza di 1,75 e un bagagliaio generoso da 300 litri ampliabili e con una carrozzeria che alla fine offre un SCx di 0,63 mq grazie a un tetto più basso di 4 cm.
LA PROVA Salire sulle nuove C3 (ingresso facilitato dal Keyless Access & Start che riconosce il conducente in arrivo) significa prendere contatto con una nuova sensazione di guida, non solo per l’impatto estetico o ambientale dove entri in un salottino da vivere. Intanto bisogna scegliere fra tre livelli di allestimento, il Live (parte da 12.500 prezzo d’ingresso), poi Feel da 13.500 e Shine top di gamma tra 15.500 e 18.400 euro che già cambiano le sensazioni. Ci sono poi i pack che aggiungono valore a dotazioni già ricche di partenza. All’impatto si nota subito il servosterzo elettrico sensibile e molto morbido, mentre le asperità dell’asfalto sono annullate dal lavoro di sospensioni che hanno una risposta diversa grazie a nuove tarature. Ebbene, la gamma dei tre cilindri benzina con cambio manuale PureTech parte dal 68 CV, offre un 82 CV (ritenuto cuore di gamma) dalle buone risposte, maneggevole, capace di offrire grande agilità nei movimenti e brio in particolare nel traffico cittadino e contenere i consumi in 6 litri per 100 km (e da gennaio abbinato al GPL) , e finisce con il prestazionale 110 CV (6,8 l/100 km). Sul fronte diesel i motori BlueHDi sono disponibili a 75 o 100 CV. La plancia sviluppata in tutta la larghezza propone lo schermo touch pad da 7” che diventa un centro di controllo ripulendo dai troppi comandi. Raccontare tutte le tecnologie di assistenza, sicurezza e connessione significa non tenere conto di quanto il Gruppo PSA sta offrendo ultimamente: c’è tutto, al limite si può aggiungere qualcosa. Guida facile, divertente, sicura in un ambiente silenzioso. E dopo il lancio (con agevolazioni per i pack) arriverà il nuovo cambio EAT6 automatico a 6 rapporti.
CONNECTEDCAM Dunque per parlare di avanguardia tecnologica ci soffermiamo in particolare sulla ConnectedCAM Citroen. Per utilizzarla basta schiacciare un tasto posto al centro in alto e dietro allo specchietto retrovisore. La telecamera connessa ha un grandangolo da 120°, risoluzione full HD da 2 milioni di pixel, GPS e memoria interna da 16 Gb: registra quello che il conducente vede all’esterno davanti a lui (niente selfie…), testimonianza delle esperienze a bordo grazie a due funzioni: scattare una foto e condividerla sui social network, in totale sicurezza per un “album” dei ricordi, e registrare video massimo di 20 secondi, con una pressione prolungata del tasto, e condividere la registrazione solo fermando il veicolo con l’applicazione gratuita ConnectedCAM Citroën. Come detto diventa importantissima in caso di incidente: si attiva da sé, memorizza circa 2 minuti, da 30 secondi prima dell’impatto a un minuto dopo. E diventa utile per la geolocalizzazione, anche in caso di furto. Pericoloso? Noi abbiamo provato senza un minimo di rischio, non si devono fare movimenti particolari se non schiacciare un tasto, e non distrae più di una autoradio o di uno sguardo alla mappa di navigazione. Per trasmettere video o foto bisogna fermarsi… mentre di gente che attualmente usa impropriamente lo smartphone mentre guida se ne vede purtroppo parecchia. Serve responsabilità