ROMA - Se n’era parlato a tal punto che sedendosi al volante della nuova Mazda MX-5 sembrava già di conoscerla come fosse la propria auto da anni. Ma il battage attorno alla quarta generazione di Miata, sbarcata sul mercato italiano lo scorso anno era giustificato: trattasi dell’ultima erede della dinastia di spider di maggior successo della storia, capace di spettinare i capelli a un milione di persone.
SEXY - Ma dopo essersi accomodati rasoterra nell’abitacolo sportiveggiante ci si rende ben presto conto che le sorprese non mancano. Non esteticamente, dove le linee sinuose della spiderina, massima espressione del Kodo design del marchio, hanno saputo conquistare fior di giurie raccogliendo una messe di premi impressionante.
TOP DI GAMMA - E nemmeno toccando gli interni, di qualità ma non eccelsi e in gran parte condivisi con la sport utility compatta CX-3, a partire dall’ottimo sistema di infotainment. Ciò che stupisce, positivamente, è l’esperienza di guida. La versione affidataci è la top di gamma, la 2.0 litri benzina da 160 cavalli in allestimento Sport e in colorazione bianco perla: 29.950 euro cui aggiungerne un altro migliaio per i deliziosi optional come il portapacchi in carbonio e la valigia specifica.
DIVERTIMENTO PURO - Baricentro bassissimo e cockpit aeronautico: ai semafori i Suv ci sembrano mammoth. Agili come gazzelle andiamo via dal caos cittadino: la capote si apre manualmente con un rapido gesto, senza bisogno di scendere dall’auto. E’ sufficiente un minimo di contorsionismo e “click, clack” la coupé è diventata cabrio. Ora inizia il divertimento, con la leva del cambio cortissima, da vera sportiva di una volta, per gestire il già citato 2.0 a iniezione diretta: 160 cv e 200 Nm di coppia massima possono non sembrare tanti, ma accoppiati a un peso di soli 1015 chili sono garanzia di puro godimento e di uno scatto 0-100 km/h in 7”3. Tuttavia non è tanto la velocità ad appassionare, quanto l’erogazione costante del motore in grado di spingere bene fin quasi a 7000 giri e il comportamento ineccepibile tra le curve. Reattiva, agile, la porti dove vuoi in un secondo: aggiungiamo il piacere della guida scoperta e un sound grintoso ma non invasivo e l’impressione corale è di essere al volante di un’auto ben più potente e costosa.
NOSTALGIA - Insomma, in un mondo ormai proiettato verso ibrido, infotainment sempre più evoluti e guida autonoma, Mazda MX-5 si posiziona come un fulgido esempio di nostalgia contemporanea, una vettura che fa della sua semplicità la sua forza e del piacere di guida l’optional più prestigioso.