Passat Variant, la prova della familiare "neoclassica"

La prova della Volkswagen Passat Variant in versione Highline con motore 2.0 TDI da 150 cv: la top di gamma non regala tutto a livello di accessori, ma affidabilità e consumi contenuti sono di serie.

ROMA - Ancora per poco Auto dell’Anno (cederà lo scettro il 29 febbraio 2016 alla vigilia del Salone di Ginevra), Volkswagen Passat è una “neoclassica”. Perché con sette generazioni alle spalle uscite in oltre 40 anni di carriera e ben oltre 1 milione di esemplari venduti nella sua storia è un’auto “del popolo” a tutti gli effetti, con una lunga tradizione alle spalle, ma anche un’ammiraglia che proietta il marchio di Wolfsburg verso il futuro prossimo. 

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PREZZO - Avevamo avuto l’opportunità di un primo contatto con la Alltrack, la versione crossover con trazione integrale, ma non potevamo esimerci dal trascorrere qualche giorno in compagnia della (Passat) preferita dagli italiani, ossia la Variant con motore 2.0 TDI da 150 cavalli abbinato al cambio automatico DS G. Che in in soldoni, in virtù dell’allestimento top di gamma Highline, fanno 38.250 euro, 9 mila in più della entry level benzina 1.4 TSI Trendline. 

EVERGREEN - Esteticamente nuova Passat convince (del resto la disegnata Walter De Silva): niente effetti speciali, ma eleganza sobria e linee pulite con dei bei cerchi da 18 (optional) a dare quel tocco di sportività in più garantita anche da un cofano allungato e un’altezza complessiva inferiore rispetto al precedente modello. Un’auto fatta per durare nel tempo, per non stancare. Lunga 4,767 metri, larga 2,083 (con specchietti) e con un passo di 2,786 metri garantisce un’eccellente abitabilità interna senza essere ingombrante. Saliamo a bordo e la sensazione è subito di “sana abitudine”: pur rinnovandosi Volkswagen è un marchio conservativo e l’abitacolo della nuova Passat è l’evoluzione di uno stile iniziato tanti anni fa. La plancia è dominata da una fascia di aerazione orizzontale che contribuisce a donare un senso di pulizia al tutto e ad aumentare visivamente lo spazio: al centro il touchscreen da cui controllare navigatore, telefonate e tutte le altre funzionalità dell’auto, tra l’altro dotata di funzione MirrorLink per connettere il proprio smartphone. Ma il plus è dato dall’active info display da 12,3 pollici che va a sostituire il tradizionale cruscotto: chiaro, d’impatto ma soprattutto comodissimo, ad esempio, per tenere sotto controllo il navigatore senza dover guardare a centro plancia.

COSA MANCA - Manca la telecamera posteriore, optional a 825 euro: trattandosi di un allestimento top di gamma sarebbe lecito attendersela. Ma con i sensori di parcheggio anteriori e posteriori si sopravvive ugualmente. Per il resto tutto nella norma più nel bene che nel male: sedili in Alcantara riscaldabili ma solo parzialmente elettrici (e qui vale il discorso della telecamera), sedute comode ma non molto avvolgenti, dettagli ben assemblati ma soprattutto tanto spazio nel bagagliaio. Ben 650 litri senza abbattere i sedili posteriori: le vacanze coi bambini anche questa volta non sono un problema.

COME VA - Premiamo il pulsante start e partiamo: il TDI da 150 cv, grazie a una coppia di 340 Nm a 1750 giri, spinge subito bene, ma soprattutto lavora ottimamente in combinazione con il cambio automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti, rapido negli innesti e preciso, tanto quanto lo sterzo. Il risultato è un ottimo feeling complessivo e una guida senza sbavature in qualsiasi condizione, sia che si stia correndo una “maratona casello-casello” sia che ci si voglia divertire nel misto, dove l’agilità è massima grazie all’assetto DCC (Dynamic Chassis Control, a richiesta) che regola automaticamente la mappatura degli ammortizzatori a seconda della situazione.

SFIDA TUTTA TEDESCA - Infine prestazioni e consumi: lo scatto 0-100 si ottiene in 8,9 secondi e la velocità massima è di 216 km/h, meglio (anche se di poco) della cugina Audi A4 Avant con lo stesso motore da 150 cv. La Casa inoltre dichiara ben 24,4 km con un litro nel ciclo misto: in città si fanno tranquillamente (a quanto segnala il computer di bordo) 15 km con un litro e nell’extraurbano il dato migliora ulteriormente. E qui il merito va ascritto a una consistente riduzione di peso, 85 kg, ottenuta grazie all’utilizzo della nuova piattaforma modulare MQB, acciaio ad alta resistenza per la carrozzeria e alluminio, migliorando nel contempo la rigidità della carrozzeria. Nel complesso l’ottava generazione di Volkswagen Passat si è dimostrata un’ottima compagna di viaggio, sicura e affidabile, pronta a soddisfare le esigenze di tutti coloro che cercano spazio per la famiglia o il tempo libero senza dover sacrificare la gioia di guida, proponendosi come valida alternativa ad Audi A4 Avant, BMW Serie 3 Touring (la nostra prova su strada) e Mercedes Classe C Station Wagon

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