Nissan Leaf: la prova su strada

E’ l’auto “green” regina del segmento e ha tutte le carte in regola per fare la differenza. Se ci fossero infrastrutture alla sua altezza…
Nissan Leaf: la prova su strada

L'auto elettrica più venduta al mondo. Suona bene e incuriosisce.  Vero è che la concorrenza non è ancora nutrita come nei segmenti delle auto tradizionali, ma il numero di modelli green è aumentato a dismisura e non c'è praticamente Casa che non abbia il suo. Nissan Leaf è stata una delle prime a essere lanciate sul mercato (in Italia è arrivata nel 2012) e uno dei suoi grandi punti di forza è sempre stato la flessibilità. A partire dal prezzo: dove gli altri marchi propongono auto elettriche mono-allestimento, Nissan offre la Leaf in tripla versione (Visia, Acenta e Tekna) e con varie possibilità di personalizzazione, consentendo al cliente di spaziare da un range di prezzo che parte dai 24.790 euro della Visia Flex, fino ai 36.590 euro della top di gamma Tekna. Quest'ultima cifra la pone perfettamente in linea con la concorrenza di alta gamma (Volkswagen e-Golf, BMW i3), mentre la versione entry level può competere con i prezzi della compatta Renault Zoe.

TANTO SPAZIO - Qualunque sia la versione scelta, Nissan Leaf offre, di base, parecchio spazio: 4,45 metri di lunghezza per 1,77 di larghezza e 1,55 di altezza garantiscono un abitacolo dai volumi generosi e comodo anche sul divano posteriore, con un bagagliaio di 370 litri a completare il panorama dimensionale. Uguale per tutte anche la propulsione, affidata a un motore elettrico capace di erogare l'equivalente di 109 cv e 254 Nm di coppia spingendo l'auto a 140 orari di velocità massima con uno scatto 0-100 di 11,5 secondi. L'autonomia dichiarata è di 199 km, ma torneremo sull'argomento, che (come sempre quando si parla di elettriche) è complesso.

GLI INTERNI - Saliamo a bordo della versione top, la Tekna: l'abitacolo è finemente rivestito di pelle nera ed equipaggiato con impianto audio Bose. Per chi vuole salvaguardare l'ambiente al 100% sono comunque disponibili tessuti bio ricavati dalla canna da zucchero. Comoda la posizione di guida, con sedile e volante riscaldabili, sviluppata partendo da un grande cruscotto digitale con display semicircolare che completa le informazioni visualizzabili sul touchscreen da 7 pollici. Un dettaglio che balza all'occhio è la leva del cambio, o meglio la sua assenza, in favore di un piccolo "mouse" dall'aspetto futuristico che consente (superato il primo impatto) di impostare la guida  anche in modalità B, ossia con recupero dell'energia in frenata. 

COME VA - Stacchiamo il cavo dalla colonnina sistemandolo nel bagagliaio e partiamo: come sempre quando ci si mette al volante di un'elettrica, i primi istanti sono piacevolissimi, per l'assenza di qualsiasi rumore o vibrazione. Inseriamo la retro e automaticamente il touchscreen "splitta" in due mostrandoci sia le immagini della telecamera posteriore che la visuale dall'alto dell'around view monitor (molto comodo ma ci vuole un po' a farci l'occhio). "Smanettando" sul touchscreen si rimane stupiti dalla quantità di funzioni disponibili: l'auto è dotata di Nissan Carwings, sistema intelligente connettibile (ovviamente) a smartphone e tablet per programmare i percorsi in remoto, programmare la ricarica, o preimpostare il condizionatore per trovare l'auto già con la temperatura giusta. Inoltre, trattandosi di un'elettrica, sono sempre ben visibili su cruscotto e display i consumi, l'autonomia residua e le stazioni di ricarica più vicine. La guida in città è molto piacevole: sia per la silenziosità che consente di godere dell'impianto audio Bose, sia per la prontezza del motore, sia per la comodità di non dover quasi più usare il freno grazie al sistema di recupero dell'energia. Ma soprattutto (sensazione sempre impagabile) per la possibilità di accedere alle ZTL e parcheggiare sugli stalli riservati (quando la civiltà dei guidatori lo consente) o gratuitamente sulle strisce blu. 

RICARICA E AUTONOMIA - La ricarica, specialmente da colonnina, è veloce: 30 minuti per "riempire il serbatoio" all'80%. L'autonomia, come si diceva inizialmente, è uno dei fiori all'occhiello della Leaf, ma occorre fare dei distinguo. Nonostante ogni elemento (compresi condizionatore e stereo) siano stati pensati per consumare il meno possibile, qui non c'è un motore termico a ricaricare la batteria e se, ad esempio, viaggiamo con clima, radio, navigatore e fari accesi, tenendo una guida un po' allegra, l'autonomia è sui 130 km. Ma, per quel poco di guida autostradale che abbiamo fatto, siamo sicuri che una volta risolti i problemi infrastrutturali legati alla ricarica (in pratica quando ci sarà una rete di colonnine più capillare) Nissan Leaf potrà essere anche un'ottima e silenziosa compagna di viaggio. 

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