Volkswagen Polo Fresh, la prova su strada

Al volante della compatta di Wolfsburg con motore benzina tre cilindri da 75 cavalli in abbinamento all'allestimento (quasi) full-optional Fresh.
VERONA - Sentirsi sempre come a casa, questa è la sensazione che dà la Polo. Sì, è vero avevamo usato la stessa figura retorica domestica anche per descrivere il feeling con la Golf elettrica. Ma che possiamo farci? Al pari della sorella maggiore, Polo non è semplicemente un’auto, è un pezzo di storia contemporanea con 40 anni di carriera sul groppone e 14 milioni di esemplari venduti. Chi non ne ha mai guidata una? Ragion per cui la piacevole sensazione di “qui ci sono già stato” e di “tutto cambia la certe cose rimangono” riferita alla compatta Volkswagen per eccellenza non stonano. A un anno esatto dal debutto sul mercato italiano, siamo volati a Verona, quartier generale italiano del Gruppo di Wolfsburg per metterci alla guida della Polo cinque porte con motore 1.0 benzina, in allestimento Fresh, ossia una piccola top di gamma da 16.450 euro.

COM'E' - Esteticamente c’è poco da dire, piaccia o non piaccia la riconosceresti in mezzo a mille altre.La Fresh si distingue dalle versioni Trendline e Confortline per un look sportiveggiante che poi scopriremo riflettere, nonostante le piccole dimensioni, le ambizioni del motore: cerchi in lega da 16 pollici, sedili sportivi, volante e cuffia del cambio in pelle, pedaliera in alluminio, vetri posteriori e lunotto “privacy”. Sempre di serie il sistema di infotainment con schermo touch screen da 5 pollici, ESC, incluso ABS con assistente di frenata e il sistema di frenata anti-collisione multipla. Saliamo a bordo: da subito si percepisce che la qualità costruttiva Volkswagen è sempre una garanzia. Niente sbavature né difetti: tutto sembra costruito a dovere. L’abitabilità anteriore è buona e i sedili comodi e ben sagomati. Un’auto perfetta per due ma che può accogliere senza problemi quattro adulti in poco meno di quattro metri, lasciando a disposizione un bagagliaio di 280 litri. 

COME SI GUIDA - Si parte. L’auto battistrada che dobbiamo seguire è un potente Tuareg da 204 cavalli e la nostra Polo tre cilindri ne ha “solo” 75. L’eterna sfida tra Davide e Golia parrebbe stavolta volgere a favore del gigante, ma nel misto teniamo testa al SUV senza problemi. Merito del motore frizzante (173 orari di velocità massima e da 0 a 100 in 14.3 secondi) in grado di regalare soddisfazioni già a 2 mila giri, ma anche di un cambio molto preciso (al pari dello sterzo) e immediato negli innesti e di un assetto ottimale veramente difficile da mettere in crisi. Nel nostro tour dal vago sapore risorgimentale, tra una Solferino e una Custoza, abbiamo provato a spingere e in curva, anche a velocità piuttosto sostenute, la sensazione è che il posteriore sia incollato all’asfalto. Tanto che viene subito voglia di provare la GTI da 192 cavalli. 

DA COMPRARE - Finito il test si scende soddisfatti e con la consapevolezza che anche la nuova Polo non solo porta avanti una tradizione di eccellenza nel segmento compatte, ma contribuisce a rafforzarla, grazie a una qualità complessiva (da segnalare anche la silenziosità in ogni ordine di marcia) che trasuda affidabilità. Ma questa Polo è quindi perfetta? Ovviamente no, ma l’unico difetto che abbiamo riscontrato è il prezzo: Polo non è la compatta più economica sul mercato (la entry level 3 porte costa 12.600 euro) e la qualità si paga. Ma ne vale la pena.  
   
 

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