Certificato proprietà auto, ora è digitale

Dal 5 ottobre 2015 il PRA rilascerà il documento solo online: piu’ garanzie contro le frodi e minori trafile per 40 milioni di italiani.

Dal 5 ottobre 2015 il Certificato di Proprietà dei veicoli a motore diventa digitale. Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia, ha dato oggi l’annuncio di questa innovazione che interessa oltre 40 milioni di italiani possessori di automobili, motocicli, furgoni, camion e veicoli in generale. A partire da lunedì, chiunque acquisti un veicolo, nuovo o usato, non riceverà più il consueto Certificato di Proprietà cartaceo, che sarà sostituito dalla sua versione integralmente digitale, custodita negli archivi informatici del PRA. Al proprietario sarà rilasciata una ricevuta dell’avvenuta registrazione che conterrà anche il codice di accesso personalizzato con il quale visualizzare online il documento sul sito www.aci.it. 


Il Certificato di Proprietà digitale aumenta infatti la sicurezza intrinseca del documento, elimina le frodi legate al furto o alla falsificazione del documento cartaceo e solleva gli automobilisti da numerose incombenze: lo sanno bene i 300.000 italiani che ogni anno ne devono denunciare lo smarrimento e richiedere il duplicato. Il Certificato digitale produce anche innumerevoli vantaggi economici per gli automobilisti e per la collettività. Difatti in aggiunta ai grandi investimenti, per la sola eliminazione del duplicato il PRA rinuncia a 4.5 milioni di ricavi a favore di uguale risparmio per i cittadini, al contempo l’ambiente si avvantaggia con l’eliminazione di 30 milioni di fogli di carta e di tonnellate di inchiostro.


ACI è orgoglioso che il PRA, gestito da 88 anni, rientri tra le prime P.A. centrali ad aver completato i processi di digitalizzazione: un risultato non casuale e partito dai primi anni ’60, quando fu chiaro che la crescita del mercato automobilistico avrebbe richiesto l’eccellenza dei sistemi informatici per la sua gestione e per la salvaguardia del diritto di proprietà degli automobilisti. Un risultato raggiunto con le esperienze e le competenze consolidate in questi decenni, che incrementa l’efficienza e conferma la validità dell’intuizione originaria di consegnare ad ACI nel 1927 - in quanto massimo rappresentante degli automobilisti italiani - la responsabilità della certezza del loro diritto di proprietà sui veicoli, che si stima abbiano un valore complessivo superiore ai 150 miliardi di Euro.

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