Dacia Arena, diamante bianconero targato Renault

Dietro le quinte del rinato Stadio Friuli, il primo in Italia a portare il nome di un brand automobilistico. La ristrutturazione è costata 35 milioni di euro e due anni di lavori.

TORINO - E' stata la Roma a scendere in campo per prima contro i padroni di casa dopo l'inaugurazione della nuova Dacia Arena e anche se per i friulani il match contro i giallorossi non è finito come sperato, la soddisfazione di giocare nella nuova casa è stata ugualmente grande. Il nuovo Stadio Friuli è il primo in Italia sponsorizzato da un marchio automobilistico e il progetto iniziale risale e ben otto anni fa, quando nacque la partnership tra il brand del Gruppo Renault e Udinese. 

PASSIONE PER FAMIGLIE -  «Dacia Arena è un modernissimo impianto concepito ad hoc per le famiglie, con spazi ed attività dedicate, così come la gamma di automobili Dacia è espressamente pensata per la famiglia. Non è un caso che, insieme ad Udinese, abbiamo sviluppato quest’anno Dacia Family Project, un’inedita iniziativa rivolta a tutte le neo famiglie che potranno vivere al meglio la loro passione sportiva all’interno di una cornice d’eccezione come quella di Dacia Arena» ha dichiarato Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione & Immagine di Renault Italia. 

PICCOLO DIAMANTE - Il 23 giugno 2014 la posa della prima pietra, il 17 gennaio 2016 la “prima” con l’intera capienza. In meno di due anni è stata realizzata una struttura da 25 mila posti a sedere, senza occupare nuovi spazi e con tecniche e materiali, molti dei quali riciclati, perfettamente compatibili con l’ambiente circostante. L’architettura del rivestimento esterno (10.000 scandole di acciaio inox satinato), ha già fatto meritare al nuovo stadio l’appellativo di “diamante”, per la capacità della superficie di accogliere e riflettere la luce. Inoltre in futuro 20.000 mq di aree coperte saranno destinate allo sviluppo di attività per l’intrattenimento, l’aggregazione, il fitness e la cultura.

SICUREZZA 5 STELLE - La sicurezza è affidata a un impianto di 250 telecamere a circuito chiuso trasmette le immagini dell’esterno e dell’interno dello stadio alla centrale operativa; in particolare, 200 telecamere sono in grado di monitorare i settori con un livello di precisione che consente di individuare, ed eventualmente identificare, ogni singolo spettatore. Le nuove tribune sono adiacenti al campo, senza barriere e con un parapetto in vetro che in Curva Nord e Distinti non supera 1,10 metri di altezza (In Curva Sud e Settore ospiti 2,50 metri). Tra gli spalti e il campo da gioco non c’è nessun’altra barriera né rete ad ostacolare la vista, tantomeno “gabbie” per i tifosi ospiti, che possono invece beneficiare di un settore dedicato, in grado di accogliere fino a 1.300 persone. 

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