ROMA - Lo "scontro fra titani" del mercato auto nel 2014 si era concluso con un leggero, ma storico, sorpasso di Volkswagen ai danni di Toyota, il trend permane anche nel primo semestre 2015, col Gruppo tedesco che ha dichiarato 5,04 milioni di veicoli venduti contro i 5,02 del concorrente giapponese. La Casa di Wolfsburg (che possiede, tra gli altri, i marchi Audi , Porsche, Seat, Skoda) ha quindi buone possibilità di anticipare l'obiettivo (inizialmente fissato al 2018) di diventare il leader mondiale del mondo auto, strappando il primato a Toyota (che comprende anche i marchi Lexus , Daihatsu e Hino), in testa nell'ultimo triennio. General Motors, per 70 anni leader incontrastato fino al 2008, anno di cessione dello scettro a Toyota, diffonderà i dati sull'andamento dei primi sei mesi giovedì, ma si prevede debba restare ampiamente sotto i 5 milioni di auto vendute. Toyota, trascinata dalle vendite dell'ibrida Prius, della berlina Camry e la linea di alta gamma Lexus, ha beneficiato dell'andamento negli Stati Uniti, dove ha segnato un +5,6%, risultato nettamente migliore rispetto al +2,4% del Gruppo Volkswagen. Sul mercato cinese, il più grande al mondo, Toyota ha avuto una buona performance, al contrario della rivale che ha scontato in termini più ampi la frenata dei mercati azionari con riflessi negativi sulla fiducia dei consumatori: +10% nel semestre a 512.800 veicoli contro il -3,9%, a 1,74 milioni. Volkswagen, però, ha beneficiato della domanda di automobili in Europa, nella migliore accelerata degli ultimi 5 anni e mezzo: +6% la crescita delle vendite contro +5,7% di Toyota. Le due società hanno avuto difficoltà in Giappone: infatti, le consegne sono scese dell'8,2% per i marchi Toyota e Lexus e il 13% per Daihatsu (altro brand del gruppo), a fronte del -17% della casa di Wolfsburg che rischia di scivolare alle spalle di Mercedes-Benz tra le auto straniere più importate, per la prima volta in 16 anni.