ALLA RICERCA DEL TONNO PERDUTO - Tonni, strade da custom, qualche curva meritevole, torri e mulini. E sale; il bianco abbacinante del sale che accompagna ogni cambiata di marcia e domina il paesaggio della Costa lilibea. in questo fascinoso scenario, un refolo dolce e salmastro fa ancora girare pigramente le ultime pale a vento della Riserva naturale delle saline di Trapani. Per goderne la vista dall’alto, prima di attraversare la zona, si salgano i tornanti della sP3 per Erice (imbocco periferia est di Trapani, raggiungibile da Palermo con la a29 in un’oretta di guida tranquilla). in cima, il borgo medievale e? un gioiello fatto di mura megalitiche antiche di millenni, vicoli pavimentati a ciottoli, un castello normanno fortificato (Castello di Venere, del ‘200, chiuso il lunedi?) e amplissimi panorami. Per ridiscendere, si prenda invece la comunale che plana verso il golfo di Bonagia, guidando di passione sui tornanti lungo i quali ogni anno si disputa un celebre trofeo automobilistico (www.cronoscalatamonterice. it). insomma, un tracciato a prova d’adrenalina, facendo attenzione alle condizioni del fondo e al traffico.
Non serve arrivare fino all’innesto della ss187, da Valderice si continua faccia a mare sulla sinistra (sP20), in direzione di Bonagia e della sua storica tonnara, ormai ridotta ad archeologia industriale. Gli edifici sono stati infatti trasformati in albergo. Nell’antica torre si conserva pero? un piccolo Museo della Tonnara: attrezzi da pesca, reti, barconi, strumenti usati nelle mattanze. Di qui val la pena percorrere i 28 km di sP16 per san Vito lo Capo, coloritissimo borgo marinaro, in tempo per il tradizionale festival settembrino del cous cous (www.couscou- sfest.it). Tornati a Trapani, altra escursione consigliata in nome del tonno e? quella all’isola di Favignana, 20 min. di aliscafo (siremar, tel. 892123), col suo mare turchino mozzafiato e la sua grandiosa tonnara da poco ristrutturata, l’unica ancora in attivita? (www.anticatonna- radifavignana.com). a meta? strada sulla provinciale 21 per Marsala si visiti invece Mozia, citta?-isoletta con interessanti reperti fenici e cartaginesi. a Marsala, infine, famosa per il suo forte e nobile vino (numerose le cantine ed enoteche, come per esempio la storica Cantina Florio, www.cantineflorio.it), non si manchi di vedere la nave punica del iii secolo a.C., unico esemplare al mondo, presso il Museo archeologico (9-19 tranne il lunedi?).
PER MANGIARE:
ERICE
La Pentolaccia e? un famoso locale ricavato in un antico convento del ‘600. Propone i sapori tipici della cucina siciliana: caponata di melanzane, pasta alla bottarga di tonno, sarde beccaficu, pesce spada al marsala, dolci di mandorle, cannoli, cassate all’ericina. Chiuso il martedi? (www.ristorante- lapentolaccia.it).
MARSALA
Gnoccoli tonno e melanzane con ciliegino e mentuccia, panzerotti alle erbe con crema di crostacei, pesce spada arrosto con cozze e funghi porcini, tortino di cantalupo e ananas con salsa caramello: originali bonta? dal menu? del ristorante “A due Passi dal Mare”, localita? Torre Sibiliana (tel. 0923-732362).
PER DORMIRE:
TRAPANI PACECO
il “Relais Antiche Saline” (www.relai- santichesaline.it) s’affaccia all’interno della Riserva naturale delle saline di Trapani; un edificio storico con vista sui mulini a vento e l’isola di Favignana. Le camere presentano arredi in stile anticato, con piscina privata e trattamenti benessere. da 120 Euro la doppia.
TONNARA DI BONAGIA
A 20 metri dalla spiaggia, il Residence Tamarea dispone di unita? abitative autonome con veranda, parcheggio e wi-fi gratuito per gli ospiti. dispone anche di piscina, solarium, campo bocce, bar e possibilita? di noleggio gommoni (www.tamarea.it).
LE SORPRENDENTI PIETRE DEL NORD - La via di collegamento del nord della Sardegna. Una strada tuttora meritevole della nostra attenzione. Si tratta infatti di un magnifico tracciato con molte belle curve che consente un approccio all’isola alternativo al solito mare, passando la Valle del- la Luna di Aggius, le sugherete di Tempio Pausania (care a Fabrizio De Andre?), i paesaggi del lago turchino del Coghinas, la foresta pietrificata di Martis. 130 indimenticabili chilometri, seguendo la statale e le sue deviazioni. L’ideale, comunque, venendoci in moto, e? un grande anello che comprenda sia la via di monte (SS127) che quella, piu? battuta, di costa. Dove s’annida tra l’altro uno straordinario zoo di pietra. Vediamolo. Raggiunta Olbia in traghetto, s’imbocca subito la SS125 verso sud.
Dalla spiaggia di San Teodoro, a 30 km dai moli, partono le escursioni in barca per le antistanti isole Molara e Tavolara. Bellissime. Dove s’ammirano la “roccia del cane” e il “dinosauro”, mostro di pietra che pare spingersi al largo mantenendo la testa fuori dall’acqua. Ripresa la statale, stavolta verso nord, ecco il bivio per Porto Cervo, una fra le zone piu? inaccessibili della Gallura fino agli anni ’60 e oggi sfilata continua, da giugno a settembre, di panfili, yacht e vip. Per qualcosa di piu? verace, il complesso nuragico di Malchittu, dell’eta? del bronzo, e? a 20 km, nell’immediato entroterra di Arzachena. Vicino s’incontra anche il cosiddetto “fungo” di pietra, tra un susseguirsi di bizzarre formazioni calacaree: i “tafoni”.
La piu? celebre delle sculture naturali della Costa Smeralda e? pero? Capo d’Orso (SP123, 5 km da Palau): la sagoma di un enorme plantigrado che scruta torvo il mare. Nei pressi di S.Teresa di Gallura (N.133, 5 km dal paese), le scogliere di Capo Testa formano invece il profilo di un volto umano con la tipica berretta sarda in testa. La provinciale 90 prosegue costeggiando il mare fino a Vignola, poi si fa ondulata e corre tra alture a macchia, sparse di massi acuminati. Una volta a Castelsardo, visitata la rocca medievale dei Doria (tel. 079-471380, ore 9-18), all’incrocio di Multeddu (4 km, SS134), impossibile non concedersi una foto ricordo dinanzi alla roccia piu? simpatica di tutte: “l’elefante”, che sembra allungare la proboscide in una costante richiesta di noccioline ai passanti.
Per la foresta pietrificata di Martis, antica 20 milioni di anni e vasta 100 kmq (localita? Carrucana, accesso libero), sono appena 30 km. Guidatissimi. Il ritorno verso Olbia e? ovviamente lungo la SS127.
PER MANGIARE:
CASTELSARDO
Ai piedi della fascinosa Rocca dei Doria, il ristorante “Il Cormorano” propone cucina creativa d’assoluta qualita?, fatta di piatti come sfogliatina calda allo zafferano con seppie e funghi di stagione, dentice di lenza con castagne, agnello con guanciale e cipolle rosse ed altre delizie (www.ristoranteilcormorano.net).
TEMPIO PAUSANIA
L’Agnata, antico stazzo semi-diroccato, fu acquistato negli anni ’60 dal cantautore Fabrizio De Andre?, che ne fece la sua dimora. Oggi e? un ricercato agriturismo con un ottimo ristorante dalla tipica cucina: zuppa gallurese, porcetto arrosto, formaggi locali, mirto della casa. Sui 40 Euro (www.agnata.it)
PER DORMIRE:
SANT’ANTONIO DI GALLURA
Sulla strada tra Arzachena e Calangianus, l’Aldiola Country Resort (tel. 079-668026) e? un albergo 4 stelle strategicamente posizionato ad un tiro di ruote dai piu? rinomati luoghi della Costa Smeralda. Dotato di piscina, centro wellness e arredi in stile sardo. 89 Euro in camera doppia con ampio parcheggio.
PORTO ROTONDO
L’Agriturismo Li Sitagli (tel. 0789- 33369) e? un tipico stazzo gallurese che sorge ai piedi del Monte Cugnana, in stupenda vista sul golfo omonimo. 8 camere armoniosamente inserite tra rocce, fiori e olivi con ingresso indipendente e parcheggio. Il vitto e? composto da piatti tipici locali. 50 Euro la mezza pensione.