SANTA MARGHERITA DI PULA (CA) - Fino a oggi, associare il marchio Ducati al fuoristrada era come chiedere al diavolo di bere un bicchiere di acquasanta, oppure di suggerire a Valentino Rossi di prenotare una vacanza in Spagna con Marc Marquez. Ducati è sinonimo di pista, di cordoli, di supersportive dalle prestazioni estreme e di moto dall'impostazione corsaiola, anche quelle pensate per il turismo. Poi è arrivata la Multistrada con i cerchi di 17” di diametro e qualcosa è cambiato, perché sulle brochure sono apparse foto di distese sterrate, carene infangate e collaudatori stremati dalla fatica della guida off road.
ANNO ZERO - Alla Ducati mancava una vera crossover da viaggio, una moto col cerchio anteriore di 19” di diametro, con un grosso e capiente serbatoio, in grado di assicurare tanta autonomia, e con delle doti di comfort paragonabili a quelle di una gran turismo. La nuova Multistrada 1200 Enduro è tutto questo, con l'aggiunta di una notevole versatilità. Infatti bastano un click sul bottone posizionato sul manubrio per cambiare la taratura delle sospensioni e la mappatura della centralina. Mulattiere piene di sassi o strade tutta curve… La Multistrada 1200 Enduro è adatta tutto e rappresenta quello che la vecchia Multistrada sarebbe dovuta essere ma che non è mai stata a causa della sua indole fin troppo racing.
ENDURO VERO - La notizia che desta stupore è che la Multistrada 1200 Enduro è… una vera enduro. È lunga, larga, alta, massiccia e sembra allergica allo sterrato; in realtà, con le gomme tassellate sorprende. Merito di un'azzeccata distribuzione dei pesi, dell'ampia escursione delle sospensioni ma soprattutto della scelta di montare molle molto morbide nella forcella e sull'ammortizzatore, scelta che permette alle ruote della Multistrada 1200 Enduro di restare sempre a contatto col terreno. Prima, seconda, terza marcia… in lontananza si scorge un grosso sasso. Ci si prepara al peggio, invece la Multistrada 1200 Enduro passa sopra l'ostacolo come se nulla fosse.
SORPRESE A NON FINIRE - Le vere sorprese, però, riguardano le reazioni della moto nei canali, nei cambi di pendenza e nei tratti dove bisogna affidarsi all'avantreno; tutte situazioni dove la Multistrada 1200 Enduro ha reazioni che ricordano quelle delle vere moto da enduro. Prenderci gusto è un attimo, spingersi oltre una logica conseguenza. Perché con la mappatura enduro il motore eroga “solo” 100 CV, facilmente gestibili grazie a una risposta al gas progressiva (in alcuni casi fin troppo...) e a un controllo di trazione che riesce sempre a togliere le castagne dal fuoco. Il risultato è che dopo pochi chilometri la passione prende il sopravvento sulla ragione e si iniziano a pensare manovre da vero peccatore; manovre che la Multistrada 1200 Enduro riesce a completare con sorprendente facilità. Poi ci si ferma, si scende dal veicolo e guardandolo si pensa “Ho fatto davvero tutto questo in sella a questo bisonte?”. La risposta è sì…
SU STRADA È VIETATO ESAGERARE – A un certo punto la strada sterrata termina e comincia quella asfaltata, dove ci si aspetterebbe di apprezzare le vere doti di questa Ducati. In realtà, volendo utilizzare la Multistrada 1200 Enduro come la versione con i cerchi di 17”, si resta con l'amaro in bocca, perché la crossover di Borgo Panigale dà il suo meglio quando si sfrutta l'80% del suo potenziale. Le molle morbide delle sospensioni, che in fuoristrada assicurano un eccellente rendimento ciclistico, su strada garantiscono un elevato livello di comfort ma riescono a limitare solo in parte i trasferimenti di carico. Solo incrementando al massimo il precarico molla dell'ammortizzatore e utilizzando le tarature più sportive dell'idraulica la moto diventa meno “dondolona”, però, per esplorare il lato oscuro della forza bisogna spingersi oltre un confine che non andrebbe oltrepassato. La Multistrada 1200 Enduro, infatti, nasce per viaggiare di buon passo, non per correre. Per fare questo c'è la Multistrada con i cerchi di 17” di diametro.
160 CV, FIN TROPPI - Da un bicilindrico di 1.198,4 cm3 ci si aspetterebbe una riposta al gas prontissima, a tutti i regimi, in qualsiasi marcia. Invece il motore della Multistrada 1200 Enduro, esattamente come quello della Multistrada, ai medi regimi non è prontissimo, perché dà il suo meglio agli alti regimi, dove la spinta diventa prepotente, perché i cavalli e la coppia abbondano. Questa caratteristica da moto sportiva, però, mal si sposa con le doti turistiche della ciclistica. In sostanza… il telaio e le sospensioni vorrebbero passeggiare velocemente, mentre il motore ha sempre voglia di divorare l'asfalto. Quindi, quando ci si vuole avvicinare al limite si vorrebbe un assetto più rigido; quando si viaggia senza fretta si desidererebbe una risposta al gas più pronta ai medi regimi. Alla fine, incredibilmente, per risolvere il problema, basta abbandonare la strada asfaltata e godersi la natura e le emozioni della guida in fuoristrada, dove la Multistrada 1200 Enduro non teme nessuna rivale.
LA TECNICA - Come detto, la novità tecnica più interessante della Multistrada 1200 Enduro riguarda il passaggio dal cerchio anteriore di 17” di diametro a quello di 19” di diametro. Di serie ci sono le sospensioni elettroniche semi-attive Sachs e un serbatoio di 30 litri che promette un'autonomia di oltre 450 chilometri. Il pacchetto elettronico comprende la piattaforma inerziale (IMU), sviluppata in collaborazione con Bosch, che misura dinamicamente gli angoli di beccheggio e rollio e le accelerazioni lungo tre assi. Sempre di serie sono: l'ABS cornering, i fari che in piega indirizzano il fascio luminoso verso l'interno della curva, il controllo di trazione e l'anti impennamento. Inoltre, per la prima volta su una Ducati, è stato introdotto il sistema di assistenza alla partenza in salita: tirando con decisione la leva che aziona le pinze anteriori, per circa nove secondi i freni restando attivati, agevolando la partenza.
TUTTO DI SERIE - La Multistrada 1200 Enduro è equipaggiata col bicilindrico Testastretta DVT (sigla che indica la fasatura variabile della distribuzione), omologato Euro 4 e in grado di erogare 160 CV a 9500 giri/' e 13,9 kgm a 7500 giri/'. Grazie alla tecnologia dei riding mode (quattro: sport, touring, urban ed enduro) è possibile cambiare l'erogazione del motore e l'assetto spingendo un bottone. Il controllo elettronico della velocità è di serie, come il modulo Bluetooth, che consente di connettere la moto con lo smartphone e di gestirne le funzionalità principali (ricezione telefonate, notifiche sms, ascolto della musica) attraverso i pulsanti al manubrio e visualizzandone le informazioni sul cruscotto TFT. Inoltre, la nuova Multistrada link app, disponibile per iOS e a breve per Android, attraverso lo smartphone permette di registrare i dati della moto e gli itinerari stradali.
COLORI E PREZZI - La Multistrada 1200 Enduro, disponibile in rosso, bianco, grigio, non costa poco, da 20.990 euro franco concessionario. La versione di serie è full optional, però è possibile arricchire la moto con gli accessori Touratech e con i pacchetti enduro, touring, sport e urban.