BMW R1200RS: la prova su strada<br />

Sportiva ad un estremo, turistica dall’altro. Il punto d’incontro sta a metà, per un modello che rispecchia al meglio la filosofia del marchio tedesco

RS è una sigla che per BMW rappresenta da sempre due concetti affiancati in una sola moto: sport e turismo. Lancia ta a Colonia davanti pubblico di “casa”, tra l’entusiasmo di appassionato e addetti ai lavori, l’abbiamo provata in occasione del lancio stampa organizzato sui tornanti montani dell’Abetone, al confine tra Toscana e Emilia Romagna. 

MOTO E SOLIDARIETA’ – La location dell’evento scelta da BMW Italia è stato il Dynamo Camp di Limestre. E’ una struttura (unica in Italia) specializzata nella terapia ricreativa dove i bambini e i ragazzi dai 6 ai 17 anni, affetti da gravi patologie, tornano a riprendersi quella “fetta di vita” strappata dalla malattia e ad avere fiducia in se stessi. Come? Partecipando senza pressioni ad attività sportive, artistiche e ludiche, divertendosi a contatto con la natura dell’Oasi affiliata al WWF e in un ambiente protetto: l’obiettivo del progetto è far vivere momenti indimenticabili a tanti ragazzi che hanno vissuto esperienze simili tra loro, senza sentirsi diversi, collaborando e traendo così grande supporto l’uno dall’altro. Per una giornata intera abbiamo avuto l’occasione di avvicinarci a questa realtà e a “toccare con mano” il grande potenziale, umano e terapeutico, di un luogo che vale la pena sostenere. Per questo vi invitiamo a scoprirlo cliccando qui.

RS, SIGLA MAGICA – La sigla fu lanciata da BMW nel 1976 con il modello R100 dotato di motore boxer e carena intera e fu rivoluzione mentre metà degli anni Novanta arrivò  la R1100 RS con propulsore otto valvole e anima “universale”. A quasi quarant’anni dalla prima uscita, la Casa tedesca ha deciso di rilanciarla, presentando una versione che, come appeal non ha nulla da invidiare a una sportiva. Davanti, il frontale punta verso il basso ed è caratterizzato da un gruppo ottico sdoppiato e simmetrico e da un parabrezza alto, protettivo e regolabile. Il colore predominante è presente nella zona del faro, nel codino e nel parafango anteriore. Sempre davanti risalta la forcella con gli steli anodizzati e un cerchio a 10 razze. Nella zona centrale, la semicarena lascia in bella vista il telaio nero e il blocco motore caratterizzato dal classico boxer mentre sui fianchetti utili per deviare il flusso dell’aria dalle gambe del pilota ecco il nome del modello e il logo BMW. Da evidenziare che le pedane del pilota e del passeggero, così come i semimanubri, sono in alluminio fucinato. Sotto al serbatoio da 18 litri (dello stesso colore dei fianchetti) è fissata una sella doppia, sagomata e ben divisa tra la zona pilota e quella passeggero, che può contare anche su due pratici maniglioni laterali in stile touring. Il codino, a rimarcare la doppia anima della moto, è invece rastremato e sottile e, piuttosto slanciato verso l’alto, ricorda quello di una moto da pista. Sotto, ecco in bella evidenza lo scarico cromato 2 in 1 a pentagono e il forcellone monobraccio che risalta ancora di più il bel disegno del cerchio. 

BOXER, MARCHIO DI FABBRICA – Il propulsore che spinge la R1200RS è l’ormai conosciuto bicilindrico boxer da 1170 cc montato anche sulla GS, sulla GS Adventure, sulla RT e sulla nuova R. Sprigiona 125 cv di potenza e 125 nm di coppia, è dotato di raffreddamento a liquido, di un cambio a sei marce e rispetto alle sorelle citate prima vanta una coppia incrementata nell’arco di regime inferiore. Per renderlo snello sulla parte frontale sono stati rivisti i disegni dell’air box e dei cornetti di aspirazione mentre il radiatore dell’acqua è stato montato centralmente. 

TELAIO SOLO PER LEI – Per questo modello, gli ingegneri BMW hanno sviluppato un telaio ad hoc: è a doppia trave in tubi d’acciaio e ha il motore come elemento portante. Le sospensioni sono “turistiche” per eccellenza: davanti lavora una forcella telescopica a steli rovesciati (al posto del classico Telelever BMW) mentre dietro c’è una Evo Paralever. Sui cerchi in lega da 17” sono stati montati un doppio disco anteriore da 320 mm con pinze radiali e un disco singolo posteriore da 276, dotati di ABS di serie disattivabile.

DUE MODALITA’ DI GUIDA – In base alle condizioni dell’asfalto, sulla RS è possibile scegliere di serie tra la modalità di guida Road e la Rain utile in caso di pioggia. La dotazione elettronica è completata dall’ABS di serie, dal controllo di stabilità ASC. Il controllo della trazione con sensore dell’inclinazione, le sospensioni ESA elettroniche e due ulteriori modalità di guida “Pro” e “User” (personalizzabile) sono invece disponibili come optional.

CLASSICO E MODERNO – La strumentazione è caratterizzata da un tachimetro analogico tradizionale, da tutte le spie più importanti e da un display TFT che indica tre liste di informazioni a scelta, comprese tra km totali, trip 1 e 2, autonomia, temperatura esterna e del motore, consumo medio, velocità media, data, livello olio e pressione pneumatici. L’optional computer di bordo Pro aggiunge a queste anche il contakm parziale, il consumo medio 1 e 2, il consumo istantaneo, il timer, il percorso residuo fino al servizio di assistenza, e la tensione della rete di bordo. Da questo punto di vista, la RS è una turistica... a tutti gli effetti. 

QUANTI PACCHETTI! - Due i colori disponibili (bianco e blu e nero e grigio) per una moto che vanta una lista di optional invidiabile: dal keyless ride (la chiave che non si infila nel blocchetto) alle selle pilota sportiva ed extra bassa, passando per il cambio elettroassistito utilizzabile senza frizione, le sospensioni elettroniche, le valigie, la borsa serbatoio, il top case, le manopole riscaldate, lo scarico sportivo e addirittura il kit di pronto soccorso. Sempre per gli accessori, BMW ha “confezionato” anche tre pacchetti diversi: il Comfort composto da scarico cromato, RCD e manopole riscaldate, il Touring da sospensioni elettroniche, computer di bordo, supporto valigie, cavalletto centrale, portapacchi e cruise control e Dinamica da modalità di guida Pro, frecce a led e luce diurna a LED.

Grazie all'ottima distribuzione dei pesi ed al baricentro basso, su strada i 236 kg della RS non si sentono

COME VA – Il “banco di prova” della R1200RS sono stati 180 km tra i tornanti, le “esse”, le veloci accelerazioni e le brusche frenate delle strade montane dell’Abetone. Se ci mettiamo anche che l’asfalto trovato lungo il percorso non era in perfette condizioni a causa di dissesti e della manutenzione straordinaria (di lì a poco, su quelle strade, sarebbe passato il Giro d’Italia) possiamo dire di avere svolto il test nelle situazioni di guida di tutti i giorni. Quelle reali, che ci accompagnano quotidianamente al lavoro o durante una lunga gita fuoriporta.
Appena saliti in sella (alta 820mm) non ci è sembrato di essere su una moto da 236 kg: questo grazie alla azzeccata distribuzione dei pesi e al posizionamento del motore, che rende basso il baricentro. Pedane, sella e manubrio compongono un triangolo ideale per la guida “intensiva”: a manovrare la moto non è stato montato un manubrio classico ma due semi-manubri corsaioli (ma posizionati più in alto e più aperti). Una scelta che sposa l’anima e lo stile della RS e che regala una sensazione di assoluto controllo del mezzo, importante per chi deve “macinare chilometri, senza stancare troppo polsi e avambracci. Anche se, a test finito, possiamo dire che una posizione ancora più aperta sarebbe stata l’ideale per i piloti più alti.
La strumentazione è ben leggibile e sul manubrio i comandi sono intuitivi e facili da azionare, mentre la protezione aerodinamica garantita dalla semicarena e dal parabrezza regolabile. Il motore è sempre lo stesso boxer conosciuto e apprezzato dai più. E’ pronto e reattivo, risponde omogeneo alla manopola del gas e non ha alcun calo in qualsiasi situazione di guida. Sorprende, però, mentre si percorre una serie di curve strette e lente, in modalità Rain e con una marcia alta: nonostante tutto, riesce a “lanciarti” fuori dalle curve con una capacità impressionante, tipica di questo motore ed esaltata su questo modello anche dall’adozione di una coppia più decisa ai bassi, che lo rende più sportivo che turistico. Da provare il cambio elettronico, che consente di gestire il motore senza dover utilizzare la frizione. Un godimento puro per chi ha l’anima racing...
Nessun problema, invece, se si vuole tenere un passo da gita fuoriporta con la moglie o la fidanzata: la RS scorre via senza esitazioni per chilometri e chilometri ed è stabile e sicura anche nei tratti di strada più ampia e veloce. Una vera turistica, in questo caso. Ottimo il comportamento della ciclistica sui numerosi tratti di asfalto sconnesso: la scelta della sospensione anteriore tradizionale, rispetto al Telelever, garantisce una reazione conosciuta della forcella, che affonda sicura e decisa tra buche e avvallamenti. La frenata, garantita da due dischi anteriori dotati di pinze radiali è da prima della classe. Ed è anche un angelo custode, perché quando si passa su un po’ di sporco in staccata, entra in scena il “santo” ABS. 
Prima di salire in sella, Andrea Frignani (responsabile comunicazione BMW Motorrad) mi aveva avvertito: “Poi mi dirai se dopo 180 km in sella alla RS sarà cambiata la tua idea di moto universale”. Jawohl!

 

Abbigliamento utilizzato per la prova:
Casco LS2 FF370.1 Easy modulare
Giacca Spidi Net7
Guanti Spidi Sandshield
Pantaloni J&Racing Denim Jeand
Scarpe XPD X-Zero H2Out

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