© Andrea GatopoulosChi lo conosce solo per il giovane Montalbano, deve assolutamente scoprirlo anche a teatro: Michele Riondino è certamente uno dei migliori talenti italiani. E il 30 novembre torna a Torino, sul palco del Teatro Colosseo, con il suo nuovo spettacolo in cui, accompagnato da musiche eseguite dal vivo, Michele Riondino darà voce ai messaggi, alle parole e ai pensieri di due grandi personaggi: Don Gallo e Fabrizio De Andrè.
Quella tra i due è stata un’amicizia profonda, vera e sincera, fondata sulla passione, sul desiderio di giustizia e sulla visione della vita come un percorso, un incontro con l’altro. E, in particolare è stato proprio Don Gallo a esaltare il “vangelo laico” di quello che viene definito il sacerdote anarchico, scegliendo alcune delle più belle canzoni di Faber per diffondere il proprio messaggio. Un poeta e un sacerdote, quindi, uniti dalla volontà di comunicare al mondo il desiderio di una società migliore, giusta e libera. “Angelicamente anarchici” diventa così un inno alla vita, cantato, recitato, urlato attraverso le parole di quelli che indubbiamente sono stati due dei simboli più belli e forti del nostro tempo, risvegliando la bellezza di questa vita e l’esigenza di riscatto anche dei più emarginati. Perché come diceva lo stesso Faber: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.