Torna Hugh Jackman in Logan-The Wolverine

Da domani in sala si rivede uno degli X-Men più amati in un film che diventerà un classico

Acclamato al Festival di Berlino, arriva il 1° marzo il terzo e probabilmente ultimo film di Hugh Jackman con gli artigli di adamantio. Scritto (insieme a Scott Frank e Michael Green) e diretto da James Mangold, Logan-The Wolverine è un western crepuscolare su un eroe ferito che cerca un ultimo rifugio per lui e i pochi amici rimasti. Ispirato ai fumetti Old Man Logan, si svolge in una linea temporale che sembra aver preso spunto da X-Men - Giorni di un futuro passato in cui i mutanti sono praticamente estinti. 

Nel 2029, Wolverine tira avanti come autista di limousine a nolo, dimesso, umiliato e con le vecchie ferite che faticano a rimarginarsi, cercando di raccogliere i soldi necessari per comprare una barca e portare l’ormai novantenne Professor X (Patrick Stewart) e l’altro mutante Calibano a vivere lontano dall’umanità che dà loro la caccia dopo che in un incidente Xavier ha quasi compiuto una strage. Sotto forma di una bambina mutante che ha gli stessi poteri di Wolverine, i guai trovano il loro indirizzo. I tre iniziano un viaggio alla ricerca di una via di fuga, mentre Logan cerca di costruire un rapporto con la bambina e Xavier sembra trovare un’ultima via di salvezza. 

Crepuscolare, violento, disperato, Logan-The Wolverine si candida come uno dei migliori cinecomics degli ultimi 15 anni grazie a una forza drammatica universale, un racconto scarno ma profondamente umano in cui solitudine, spirito di sopravvivenza e istinto paterno creano un amalgama più difficile da scalfire dell’adamantio, trasformando Logan-The Wolverine in un intenso addio alle armi dentro un cinema d’altri tempi, senza rinunciare alle sfide del grande spettacolo degli effetti speciali. 

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