Creed, le cose da sapere

Grande boxe al cinema, con Rocky Balboa in uno spin off dedicato al figlio del suo grande rivale e amico, Apollo

È il settimo film della saga di Rocky Balboa anche se, effettivamente, è uno spin off dedicato al figlio del suo rivale e amico, e il suo titolo è Creed-Nato per combattere, in tutte le sale italiane da oggi 14 gennaio. È la storia di Adonis, figlio nato da una relazione extraconiugale di Apollo Creed, che, adottato dalla vedova del pugile, decide di abbandonare la sua carriera per diventare un pugile come suo padre.

Ecco le cose che dovete sapere.

Michael B. Jordan è Adonis Creed. Se ve lo state chiedendo, no, Michael B. Jordan non è parente di Michael Jordan il famoso cestista. L’attore ha interpretato la Torcia Umana nell’ultimo film Fantastic 4 - I Fantastici Quattro. Il suo stile pugilistico è stato ispirato a veri pugili: Timothy Bradley, Pernell Whitaker e Andre Ward.

In Creed, Adonis affronta tre pugili, anche se chiaramente non è dello stesso livello, e per interpretarli il regista Ryan Coogler ha scelto tre professionisti: Anthony Bellew, Andre Ward e Gabriel Rosado. «Ogni volta che Michael sale sul ring nel ruolo di Adonis, combatte con pugili veri», spiega Coogler. «Sono atleti fenomenali, ma c’è differenza tra boxare veramente e boxare davanti alla macchina da presa. Il modo in cui combattono è molto essenziale, non tirano pugni in modo plateale come appare nel film. La maggior parte delle volte si muovono così rapidamente e con tale efficacia che la macchina da presa non riesce nemmeno a seguirli, quindi hanno dovuto imparare come mostrare i colpi, evidenziando i movimenti».

Oltre ai pugili, Coogler ha voluto nel film parecchi veri esperti del settore per interpretare quelli cui si rivolge Rocky perché lo aiutino ad allenare Adonis: Ricardo “Padman” McGill interpreta Padman, che lavora con i guantoni; il pugile Malik Bazille interpreta Amir, figlio di Padman e sparring partner di Adonis; Jacob “Stitch” Duran, un cutman leggendario nel mondo della boxe, interpreta “Stitch”, il miglior cutman di Philadelphia; e l’imprenditore di abbigliamento sportivo Elvis Grant interpreta se stesso.

Nella tradizione dei film di Rocky troviamo nel cast parecchi personaggi dei media sportivi, come i commentatori Max Kellerman, Jim Lampley e Michael Wilbon; i giornalisti Anthony Kornheiser e Hannah Storm, e il famoso presentatore Michael Buffer.

Per interpretare Adonis Creed, Michael B. Jordan ha dovuto prima costruirsi un fisico adatto. «Arrivare alla forma giusta per questo film è stato un processo che ha richiesto un anno. Mi sono allenato piano piano, qui e là, tra un progetto e l’altro, poi sono partito a pieno regime». L’attore ha lavorato con l’allenatore/consulente tecnico di boxe Robert Sale alla Powerhouse Gym di Burbank, California, per imparare i fondamentali che il suo personaggio esibisce nel film. Non si è trattato di lavorare solo sulla tecnica pugilistica, ma di preparare il fisico. «Tanta gente che vuole mettersi in forma non pensa a quanto e a quale cibo è legato il suo aspetto» spiega Michael B. Jordan. «Ho eliminato dalla mia dieta gli zuccheri, il pane, la pasta, i latticini, il formaggio. Via tutto. Cercavo di bere almeno quattro o cinque litri di acqua al giorno», ricorda Jordan. Una delle regole del regista Ryan Coogler era concentrarsi sulla corda, perché è un elemento che appare in molte occasioni durante il film.

Il film si basa sul rapporto coach-pugile che ricorda molto quello padre-figlio, così come è stato nella realtà per Mike Tyson e Cus D’Amato o, nella finzione cinematografica, tra Rocky e Mickey.

Stallone ha spiegato la “sua” idea di pugilato: «La boxe, come probabilmente la maggior parte degli sport, è per l’80 per cento nella tua testa. Puoi essere sconfitto già prima di uscire dallo spogliatoio. Per questo un buon allenatore, l’uomo che sta nel tuo angolo, deve essere uno psicanalista, intervenire subito. Deve dare sicurezza e fiducia all’atleta. È un lavoro straordinario e credo sia perfetto per Rocky - lui può attingere a tutta la sua esperienza passata e trasmetterla a questo ragazzo».

Stallone ha un rapporto simbiotico con il personaggio che lui stesso ha creato. Per interpretarlo, in occasione del primo Rocky, rinunciò a 250mila dollari pur essere lui stesso Balboa. La produzione voleva affidarlo a Ryan O’Neill o Burt Reynolds. Alla recente premiazione dei Golden Globe, al momento di ritirare la statuetta Stallone ha definito Rocky «il suo migliore amico». Precedentemente ha spiegato come sia orgoglioso del successo cinematografico del pugile che ha attraversato cinque decadi. «E’ incredibile che ancora oggi Rocky abbia questo effetto, un personaggio e una storia in cui non è sparato nemmeno un proiettile, non ci sono inseguimenti di automobile, niente effetti speciali, non esplode niente, come solitamente invece capita per altri film che interpreto. C’è una nuova generazione pronta a lasciarsi trascinare in una storia di Rocky Balboa»

Stallone è stato candidato quale Miglior Attore non protagonista agli Oscar 2016

Per restare fedele alla tradizione, Ryan Coogler ha voluto che Creed-Nato per combattere ricordasse lo stile duro, vecchia scuola, dei primi Rocky, ma elaborando nel contempo una sua identità moderna. Era importante per lui rispettare i personaggi, creare un film che potesse colmare la distanza tra i Baby Boomers e i Millennials, e appassionare il pubblico delle due generazioni e tutti gli altri nel mezzo. Lo stesso Coogler ha conosciuto Rocky perché da ragazzo praticava football, arti marziali e basket. Prima di un incontro importante, il padre guardava insieme a lui Rocky II, per caricarsi.

Nel film appaiono anche tre diverse palestre, due delle quali ben conosciute dagli appassionati: la Delphi Boxing Academy di Apollo Creed, dove appunto Creed porta Rocky perché lo alleni in Rocky III e dove Adonis affronta Danny “Stuntman” Wheeler; la Mighty Mick’s Boxing, dove Rocky si allenava con Mickey e dove si allena Leo “The Lion” Sporino, l’altro rivale di Adonis nella pellicola. Gli interni della Mick’s sono stati girati alla Must Fight Gym di Chester, mentre gli esterni di North Front Street sono gli stessi usati nei film precedenti. La terza palestra che appare nel film è la Front Street Gym nei pressi di Kensington, a North Philadelphia, dove Rocky allena Adonis, lontano da distrazioni e occhi indiscreti.

L’incontro finale tra Adonis Creed e il campione del mondo Ricky Conlon si svolge a Goodison Park, lo stadio dell’Everton Fc, la squadra di Liverpool di cui Conlon è tifosissimo. 

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