MONTECARLO - «E’ un peccato non aver potuto sfruttare la giornata, da sempre fare molti giri a Montecarlo è l’unico modo per prendere confidenza con un tracciato estremamente atipico, e questo vale ancora di più quest’anno, per imparare a dosare al meglio l’erogazione della potenza dei nuovi motori, tenere sotto controllo la coppia motrice e cercare di trovare il limite su una pista che non perdona alcun errore». Questa l'analisi del direttore dell’Ingegneria della Scuderia Ferrari, Pat Fry, dopo la prima giornata di libere sul circuito di Monaco. Ieri Alonso ha chiuso davanti a tutti la seconda sessione, mentre Raikkonen ha terminato ultimo, e ha percorso appena quattro giri, per un problema al cambio.
GIORNATA IN PIU' PER MIGLIORARE ASSETTO VETTURA - «Per noi ingegneri è fondamentale capire dove poter migliorare in termini di guidabilità e stabilità della vettura, perché con muri così vicini i piloti devono potersi sentire perfettamente a proprio agio. - ha aggiunto Fry in merito al circuito di Montecarlo - Per quanto riguarda la vettura di Fernando, a causa della pioggia caduta durante la pausa pranzo la sessione pomeridiana si è ridotta di circa un’ora, consentendo – dopo un’uscita con gomme intermedie – un solo run con Supersoft. La mescola delle più morbide di gamma è più dura rispetto all’anno passato e necessita qualche giro in più per entrare in temperatura, era quindi importantissimo provarle oggi in ottica qualifiche. Purtroppo - ha concludo - il secondo turno di prove per Kimi si è concluso dopo quattro tornate per via di un problema al cambio della sua F14 T, ma speriamo che il giorno di lavoro in più concesso dal programma di questo weekend ci dia il tempo di adeguare nel modo migliore l’assetto della vettura alle caratteristiche della pista».