SEPANG - «Tutto ciò di cui ho bisogno è una messa a punto con la quale la vettura sia più vicina a come la voglio io, il team sta lavorando per ottenere questo obiettivo e so che una volta che lo avremo raggiunto io potrò guidare più facilmente con sensazioni migliori. So, tuttavia, che per ottenere questa intesa con la vettura ci vorrà ancora un po' di tempo». È quanto ha spiegato Kimi Raikkonen durante la conferenza stampa di presentazione del Gp della Malesia, prossimo appuntamento del Mondiale, in calendario questo week end. Il ferrarista ha poi analizzato le prestazioni delle rosse nel Gp d'Australia, in cui Alonso è arrivato quarto e lui settimo. «Non è stato un inizio d'anno ideale per il team, non abbiamo ottenuto ciò che speravamo. Tuttavia - ha proseguito - abbiamo portato a casa qualcosa di buono a livello di punti ed è positivo considerati tutti i piccoli problemi in più ambiti che abbiamo riscontrato. Sarà un campionato lungo e spero che faremo tesoro della gara di Melbourne per progredire. Abbiamo un bel gruppo di persone che lavora senza sosta per migliorare le cose. Sono sicuro che non smetteremo di fare progressi».
BILANCIATO - Sulla prossima gara, il pilota della Ferrari, non si sbilancia: «Questo circuito è molto diverso da Albert Park, qui è molto caldo e umido e per la prima volta ci troviamo a lavorare con una gomma diversa. Per questo non ho idea di cosa aspettarmi, ma anche in passato ci sono stati periodi in cui era difficile prevedere cosa sarebbe successo di gara in gara». Raikkonen poi ritorna sul tema del feeling con la vettura: «Spero di avere sensazioni migliori e conto, anche in funzione dell'esperienza fatta nella prima gara, che le cose per me filino più lisce, potendo così puntare a un risultato migliore». Infine, anche un riferimento al rapporto con il suo collega di scuderia Fernando Alonso: «È buono e lo è sempre stato - ha assicurato il finlandese - Il nostro obiettivo comune è di lavorare insieme per migliorare le cose e portare la squadra al livello che crediamo sia quello che le spetta».