ROMA - Promuovere il talento femminile in pista, con un nuovo campionato - riservato alle donne, con sei gare - che potrebbe aprire a una donna la strada della Formula 1. È la nuova Serie W, in partenza la prossima primavera. Molte giovani donne hanno lodato l'iniziativa, a partire dalla britannica Jamie Chadwick, la prima donna ad aver vinto una gara della Formula 3, secondo cui in questo modo le giovani donne avranno una nuova opportunità. «La serie W offrirà ai piloti di sesso femminile un'altra piattaforma per correre. Sono un pilota e, se potessi, correrei 365 giorni all'anno. Gareggerò ancora contro altri uomini in altri campionati, ma la serie W è il complemento perfetto per aiutarmi a migliorare. Sono entusiasta», ha detto. Anche Stephane Kox, figlia dell'ex pilota olandese Peter, vede nella serie W una possibilità di fare carriera. «Sarà un'opportunità davvero positiva per la scena mondiale del motorsport e sarà chiaramente di grande aiuto per le donne ambiziose. Io voglio essere un pilota da corsa e voglio competere al più alto livello possibile, per poter correre contro igli avversari miglioni, uomini e donne. Per essere in grado di farlo, è importante acquisire il tipo di esperienza che fornirà la serie W», ha detto.
LE CRITICHE - Di diversa opinione la pilota di IndyCar Pippa Mann, che dice essere delusa da una serie che sceglie le donne per le ragioni sbagliate. «Che triste giornata per il motorsport. Sono profondamente delusa nel vedere un tale passo indietro», ha scritto su Twitter. «Sono d'accordo con gli argomenti, ma non sono affatto d'accordo con la soluzione: le donne hanno bisogno di sostegno a lungo termine e di partner affidabili», le ha fatto eco la tedesca Sophia Flörsch.Il dibattito infuria sui social e probabilmente non si dissiperà presto.