Il risultato è netto, 2 a 0: non serve nemmeno la partita di spareggio, ma questo non significa che gli Heat di Miami non abbiano venduto cara la pelle.
GAME 1: Knicks Gaming 69 – Heat Check 66
Le squadre si presentano ai blocchi di partenza con le formazioni che le hanno accompagnate fino alla finale, nessuna sostituzione dell’ultimo minuto né stravolgimenti tattici. Gli Heat si affidano all’attacco “cinque fuori”: Hotshot in posizione di ala piccola con l’archetipo creatore di tiri penetrante e quattro tiratori a convertirne gli assist in tentativi da tre punti. I più caldi sono Ma7estic, con l’archetipo centro polivalente penetrante, e il cecchino puro Dropoff, ma anche Sharpshooterlos è pronto a incidere dallo spot di playmaker.
I Knicks propongono invece il loro stile egualitario, improntato sulla circolazione della palla e la distribuzione delle responsabilità in attacco. Adam è il playmaker designato, deciso a ripetere le gesta che gli valsero il titolo di MVP di The Ticket, con Goofy e NateKahl a fare muro sotto canestro: un settore dal campo dove i Knicks sono obbligati a far valere la propria superiorità nei confronti degli Heat, più “leggeri”. Idris, in posizione di ala, è l’apriscatole della squadra con la sua abilità di segnare sia nel pitturato che da tre punti. Il primo quarto è uno sprint: 17 a 10 per i Knicks,che sembrano più preparati tatticamente.
Il protagonista è NateKahl che si è preso l’onere di marcare Hotshot in difesa individuale dopo averne studiato ogni filmato nei sette giorni precedenti la finale. L’obiettivo è tenerlo sotto i 50 punti, sua media nei playoff: ci riesce, limitandolo a 44 e rallentandolo in ogni penetrazione a canestro. Hotshot è preciso come di consueto, 20/25 al tiro, ma i suoi suggerimenti ai compagni risultano ostacolati e i Knicks volano in vantaggio con 32 punti del loro trio. Dopo l’intervallo si vede l’arma decisiva degli Heat Check, la difesa: con un parziale di 22 a 13 nell’ultimo quarto Miami lancia la rimonta e sfiora il pareggio con due triple consecutive di Dropoff. Serve una stoppata di NateKahl, eroe di giornata e MVP delle Finals, per conservare il vantaggio sul filo di lana.
GAME 2: Knicks Gaming 74 – Heat Check 71
Nella seconda sfida gli Heat sono obbligati a vincere per garantirsi lo spareggio, ma il ritmo della partita sfugge dalle loro mani e i Knicks riescono a imporre un’offensiva veloce, particolarmente fastidiosa per la difesa avversaria che si trova a suo agio su stili più compassati. Nonostante questo, gli Heat riescono a passare in vantaggio di puro orgoglio, sfruttando qualche imprecisione di troppo dei Knicks in fase realizzativa. Adam non vive la sua giornata migliore, solo 4/16 al tiro per 12 punti, mentre Goofy e Idris hanno le mani piene in difesa.
Hotshot è ancora una volta contenuto in maniera eccellente da NateKahl, i suoi 38 punti sono la cifra più bassa registrata nei playoff, ma i compagni Jalen e Ma7estic approfittano degli spazi concessi dalla difesa per incrementare il margine a 12 punti in favore degli Heat. L’ultimo quarto, come spesso accade, ribalta completamente la situazione. Hotshot ha esaurito le energie e gli Heat realizzano appena 14 punti a fronte dei 26 totalizzati dai Knicks, lanciati verso la vittoria dal tifo del pubblico di casa che si sgola a ogni possesso. È uno sforzo collettivo, coronato da un paio di rimbalzi cruciali di Goofy e da una spettacolare tripla dall’angolo di Idris. Tutto il quintetto raggiunge la doppia cifra, e persino NateKahl contribuisce con 12 punti e due triple: niente male, dal tuo specialista difensivo.
L’ultimo minuto è una passerella per i Knicks che già festeggiano il trofeo e i 300,000 dollari appena guadagnati, la fetta più importante del montepremi da un milione di dollari, mentre gli Heat Check ne intascano 100,000 per la seconda posizione. Quella dei Knicks è la vittoria più inaspettata, ma rappresenta anche un giusto premio a una squadra che ha messo in primo piano la coesione e la complicità tra i giocatori, senza puntare su individualità di spicco. Il loro stile di gioco, dopo gli alti e bassi della stagione, si è trasformato nei playoff toccando l’apice in termine di efficacia e spettacolarità.
Le Finals tra Knicks e Heat sanciscono la fine della prima edizione della NBA 2K League, un’iniziativa di successo che ha toccato le 500,000 visualizzazioni sulla diretta Twitch. Alla vigilia dell’uscita del titolo 2019, fissata per l’11 settembre, la lega si prepara già ad accogliere quattro nuove franchigie per l’edizione dell’anno prossimo, con un software che promette un’esperienza più realistica e bilanciata anche nel suo neonato settore eSport.
Chiudiamo con una nota amara, dopo i tragici fatti di domenica quando il ventiquattrenne David Katz ha aperto il fuoco sui partecipanti a un torneo di Madden NFL 19, a Jacksonville in Florida, uccidendo due persone prima di rivolgere la pistola a se stesso. Tra i presenti in sala c’era anche Timothy “oLarry” Anselimo, giocatore dei Bucks Gamings, che è rimasto ferito in maniera fortunatamente non grave.
Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi