Insulti a Superga, il Torino ha trovato i due colpevoli: la mossa della società

L’immaturità di alcuni elementi indebolisce la forza del gruppo. Il presidente Cairo: “Inaccettabile, mi è dispiaciuto molto”

TORINO - Dopo i vergognosi insulti contro i tifosi sul piazzale della Basilica di Superga, la società si è subito messa in moto per individuare gli autori di questo inaccettabile episodio. Troppo grave per soprassedere. E ieri mattina lo stesso presidente Urbano Cairo è intervenuto tramite i social. A un utente che ha chiesto un suo commento circa l’accaduto al colle ha risposto. «Una cosa inaccettabile!! Prenderemo provvedimenti ma senza fare processi pubblici. Mi è dispiaciuto molto».

E in effetti i colpevoli sarebbero stati individuati e per loro scatteranno multe salatissime (il 20% dello stipendio mensile, il massimo possibile). I nomi ovviamene saranno tenuti top-secret anche per evitare ritorsioni da parte dei tifosi, che in queste ore continuano a commentare con sdegno, oltre che con amarezza, la vicenda che il popolo granata non riesce giustamente a metabolizzare, visto che è dall’inizio della stagione che sta vicino ai propri giocatori, incitandoli dal primo all’ultimo minuto, nonostante i risultati altalenanti e il decimo posto in classifica.

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L'indagine interna

L’indagine interna dei dirigenti è partita dopo l’accaduto visto che sin dalla diffusione del video - postato da Gemello, che l’ha poi rimosso quando si è reso conto delle frasi - è cominciato un totonomi che ha portato due calciatori, Lovato e Pellegri, a rompere il silenzio per sottolinerae la propria innocenza: e questo fatto spiega in parte il motivo per cui la squadra non riesce a fare il salto di qualità. Probabilmente all’interno del gruppo ci sono alcuni giocatori immaturi che frenano le ambizioni degli altri.

Parlano i comportamenti del passato, gli indici rivolti al pubblico, le riprese che hanno evidenziato il malcontento di Juric nei confronti di Vagnati con parole molto pesanti che hanno preso di mira Cairo, le stesse frasi del tecnico croato contro il popolo granata che a suo modo di pensare non è attaccato ai colori granata, il problema giudiziario di Demba Seck. Tutti comportamenti che la dicono lunga sulla poca professionalità di alcuni. Adesso non resta che portare a termine questa stagione, cancellarla e dimenticarla, per guardare al futuro con più ottimismo.

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Toro, Vagnati e il post Juric

Davide Vagnati sta già lavorando per individuare il tecnico per il Toro che verrà. E dovrà essere una squadra competitiva sotto tutti i punti di vista, in grado di sferrare un attacco deciso alle posizioni che porteranno all’Europa. A dire il vero, con nove punti a disposizione queste speranze la matematica non le ha ancora cancellate ma, al di là delle dichiarazioni di rito, nessuno ci crede più, come dimostrano le frasi pronunciate da Juric dopo lo 0-0 con il Bologna (la soddisfazione per essere ancora nella parte sinistra della classifica) e quelle del giorno dopo di Cairo, che ha congedato l’allenatore dopo questo ciclo di tre anni.

E la vicenda del Colle non fa altro che complicare la situazione perché a un problema (di classifica) se ne aggiunge un altro (ambientale). Domenica ci sarà la trasferta di Verona e ci si aspetta una prova d’orgoglio da parte della squadra. Una vittoria non cambierebbe molto a livello di ambizioni però, almeno, potrebbe dare un senso a questo travagliatissimo finale di stagione.

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TORINO - Dopo i vergognosi insulti contro i tifosi sul piazzale della Basilica di Superga, la società si è subito messa in moto per individuare gli autori di questo inaccettabile episodio. Troppo grave per soprassedere. E ieri mattina lo stesso presidente Urbano Cairo è intervenuto tramite i social. A un utente che ha chiesto un suo commento circa l’accaduto al colle ha risposto. «Una cosa inaccettabile!! Prenderemo provvedimenti ma senza fare processi pubblici. Mi è dispiaciuto molto».

E in effetti i colpevoli sarebbero stati individuati e per loro scatteranno multe salatissime (il 20% dello stipendio mensile, il massimo possibile). I nomi ovviamene saranno tenuti top-secret anche per evitare ritorsioni da parte dei tifosi, che in queste ore continuano a commentare con sdegno, oltre che con amarezza, la vicenda che il popolo granata non riesce giustamente a metabolizzare, visto che è dall’inizio della stagione che sta vicino ai propri giocatori, incitandoli dal primo all’ultimo minuto, nonostante i risultati altalenanti e il decimo posto in classifica.

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