Sassuolo, tesoro Berardi

La punta ha una valutazione sui 30 milioni. Era già della Juventus, ma il cuore interista gli ha impedito il passaggio in bianconero
Sassuolo, tesoro Berardi© ANSA

Un tesoro in cassaforte. Il Sassuolo può guardare con serenità al suo futuro anche grazie al prodotto del suo vivaio. Domenico Berardi rappresenta infatti una gemma preziosa da custodire e valorizzare. E’ per questo motivo che quando nei primi giorni dello scorso calciomercato estivo, si era ai primi di luglio, saltò improvvisamente il suo trasferimento alla Juventus, che era cosa già fatta, proprio a causa dell’impuntatura di Berardi, “colpevole” di essere da sempre tifoso interista, tutti in società, a partire dall’amministratore delegato Giovanni Carnevali fino al Patron Giorgio Squinzi, non hanno avuto difficoltà a farsene una ragione: Domenico Berardi non ha fretta di sfilarsi la casacca neroverde. Anzi, l’attaccante calabrese può concedersi il lusso di diventare una bandiera del Sassuolo. Nell’attesa, ovviamente, che si materializzi una congrua offerta da parte della sua squadra del cuore. Nel frattempo Berardi, che ha comunque solo 23 anni, ha intenzione di affinare e perfezionare le proprie doti che ne fanno già adesso una punta polivalente, che predilige giocare sulla fascia destra, ma ama anche la corsia mancina e neppure disdegna il ruolo di seconda punta o quello, sempre più in voga, di “falso nueve”.

Un attaccante buono per ogni stagione, dunque, rigorista quasi infallibile e per di più abilissimo nel mandare in gol i compagni avendo confezionato ben 43 assist vincenti nelle 165 partite disputate da professionista. Quanto ai gol, Berardi ne ha realizzati 61 che ne fanno già il detentore del record di reti segnate nella storia del Sassuolo. Anche con le nazionali minori l’attaccante calabrese ha dimostrato tutto il suo talento, ma dopo essere stato un elemento inamovibile dell’Italia Under 21 con 23 presenze condite da 4 gol, il salto nella Nazionale maggiore, che sembrava inevitabile, tarda ad arrivare, anche a causa di un’ultima stagione incolore rovinata da un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal campo per oltre 5 mesi. Ecco che questa appena iniziata può e deve essere la stagione della sua definitiva consacrazione.

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