Giovinco, quanti no. Anche al Monaco…

Il fantasista ha respinto la corte di Torino, Lazio e Parma. E’ in scadenza, ma vuole giocarsi le sue chance alla Juve
Giovinco, quanti no. Anche al Monaco…© LaPresse
FIRENZE - Ieri Sebastian Giovinco ha detto sì solo ad Antonio Conte, come per altro ha sempre fatto. Per gli altri solo rifiuti. E gli altri, per la cronaca, sono stati il Torino, il Parma, la Lazio e pare anche il Monaco, tutti respinti con la stessa risposta: «Spiacenti ma il giocatore non vuole cambiare squadra». Tutto mentre la Formica Atomica ripassava schemi già noti sul campo di Coverciano con le urla del ct a risuonare nelle orecchie come fossero il suo cd preferito.

No, no e no
Non vuole lasciare la Juventus, Giovinco, anche se sa bene di non partire esattamente in pole position per un posto da titolare. Ma vuole provarci per l'ultima volta a conquistarsi quella maglia alla quale da giovane sembrava predestinato. Se non va bene quest'anno, il divorzio sarà definitivo: scade il contratto e addio mondo bianconero. Se va bene, quel contratto, Giovinco è pronto a firmarlo nuovamente. Dipenderà molto dalle scelte Massimiliano Allegri e dal modo con cui il numero dodici bianconero saprà condizionarle.

Il difensore
Ma dipenderà anche da Antonio Conte, che non ha smesso di stimare Giovinco, anche una volta lasciata la Juventus. Le prime convocazioni hanno subito ripescato Seba, dimenticato da Prandelli per il Mondiale. Anche da ct, Conte continua a stimolare e difendere il suo pupillo come aveva fatto l'anno scorso allo Juventus Stadium che lo pizzicava con qualche fischio. Anzi, c'è un passaggio della conferenza stampa del ct che sembra cucito addosso al bianconero: «Purtroppo per i troppi stranieri molti giocatori italiani non partono titolari nelle loro squadre di club. E' un problema grave per chi deve formare una nazionale. Spero tuttavia che la convocazione possa essere da stimolo per chi viene chiamato, in modo che una volta tornato al club cerchi di scalare posizioni e guadagnarsi più spazio». Alla fine, insomma, la testardaggine di Conte può tornare molto utile alla Juventus, che dopo la pausa ritroverà un Giovinco ancora più motivato dalla cura azzurra. Nessuno, infatti, crede di più in lui di Conte. Il destino bianconero di Giovinco, quindi, viene seminato insieme a quello azzurro, con una chiamata che sa tanto di nuova partenza.

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