Fagioli, il maggio del ritorno. E si rivede anche Giulia Bernacci

La compagna del calciatore della Juventus non vede l'ora di tornare a supportare Nicolò, pronto a giocare di nuovo il mese prossimo, e riappare sui social

Giulia Bernacci è tornata a condividere alcuni scatti sul suo profilo Instagram per la gioia dei suoi followers, dopo aver limitato l'account limitato per lungo tempo per i numerosi insulti a causa della squalifica di 12 mesi (di cui 7 da scontare nell'attività sportiva e 5 invece commutati in prescrizioni alternative) comminata il 20 ottobre scorso al compagno centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli. Adesso il calciatore vede la luce in fondo al tunnel e non vede l'ora di tornare in campo al termine di un calvario che è pronto a mettersi alle spalle, così come attestato anche da una recente Instagram story. 

Juventus, Fagioli pronto al rientro in campo

La stagione di Nicolò Fagioli è ferma allo scorso primo ottobre (giornata in cui si è disputato il match dei bianconeri contro l'Atalanta) dopo il quale è stato squalificato per il caso scommesse. Il prossimo 20 maggio il centrocampista della Juve, potrà finalmente tornare in campo e a tal proposito ha condiviso con i suoi followers su Instagram una story dove non fa mistero della sua gioia. Fagioli ha postato una sua foto in maglia bianconera e scritto "meno 1", accompagnandola con quattro emoji: fatica, emozione, forza e fortuna con un quadrifoglio a simboleggiarla. A corredo delle immagini la colonna sonora "A Sky Full of Stars" dei Coldplay. Nicolò potrebbe rientrare in campo nella giornata di campionato numero trentasette, quando la Juve sarà di scena a Bologna per poi chiudere il campionato all'Allianz Stadium contro il Monza.

La terapia e gli incontri pubblici di Fagioli

In questi mesi Fagioli si è sottoposto a un programma terapeutico finalizzato alla cura della ludopatia e ha tenuto una serie di incontri pubblici come patteggiato con la Procura della FIGC. In un recente incontro presso un piccolo cinema di Condove, in Val di Susa, Fagioli ha raccontato: "Il periodo più difficile è stato un anno fa. Ero ancora dentro al gioco e finché non è successo tutto questo casino il problema c'era, con amici e famiglia. Solo dopo ho chiesto aiuto. Bisogna chiedere aiuto. Pensate che ero arrivato a giocare dodici ore al giorno, sempre con il telefonino in mano, trascuravo i famigliari e la mia ragazza. Ero diverso. Forse ho capito troppo tardi che era una malattia, ma voi non iniziate nemmeno a giocare e coltivate i vostri sogni".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...