Contro il Milan per il salto di qualità
È spesso evidente come Dusan, che pure ha indubbiamente migliorato certi movimenti per dettare il passaggio ai compagni, si lasci ancora soverchiare dalla frenesia al momento della conclusione o dell’ultima scelta nel passaggio (tristemente memorabili certi contropiede in coppia con Chiesa).
Una parabola che è paradigmatica del momento storico che sta attraversando la Juventus che deve prendere giocatori giovani (che poi lo abbiano pagato 90 milioni è un altro discorso che attiene alle capacità manageriali) e formarli in casa, in una squadra che non è esattamente il posto migliore in cui poter sbagliare senza pressioni.
Perché un conto è prendere Vlahovic a 22 anni, altro prendere (alla stessa cifra...) Gonzalo Higuain a 29 anni compiuti e ovviamente con una maturità ben diversa. E insomma tocca solo a Vlahovic, già domani contro il Milan, percorrere la strada verso il salto di qualità che solo la freddezza e la maturazione gli possono garantire.