Sui pochi gol fatti e le parole di Pioli sull'Inter
"Pochi gol fatti? Siamo in linea con quelli dell'anno scorso. Idem come media di occasioni create, però potevamo sicuramente essere più efficaci. Le parole di Pioli? Innanzitutto ha fatto un ottimo lavoro e domani mi farà piacere incontrarlo. Non so se l'Inter è la squadra più forte da tre anni, ma so che quest'anno era nettamente la più forte. Ma quando l'ho detto mi hanno preso per matto. Ci sono dei valori, che sono quelli, e bisogna essere realisti. L'Inter, in questo momento qui, ha un valore diverso".
Sull'obiettivo 2° posto in Serie A
"Il secondo posto sarebbe un obiettivo? Domani sarà una partita in cui, in caso di vittoria, e non sarà semplice, ci sarà la possibilità di ambire al secondo posto, che sarebbe un bellissimo risultato e che comunque ci terrebbe viva la competizione fino alla fine della stagione, e questa sarebbe un'altra bellissima cosa. In più c'è la Coppa Italia: ho sempre detto che andare avanti nelle coppe ti permette di riempire le settimane. Quest'anno purtroppo non le abbiamo potute riempire, ma non per demerito nostro, perché la squadra l'anno scorso era arrivata terza in campionato. Quest'anno dobbiamo tornare in Champions perché l'anno prossimo, anche se sì, è vero, ci saranno tantissime partite, credo che sarà una stagione bellissima. Anche perché quando giochi molte competizioni è molto bello".
Sulla prossima stagione
"Avremmo potuto fare di più? Le parole degli allenatori fanno parte del gioco, succede sempre. Io parlo sempre di bilancio, perché come viene detto sono aziendalista. Io faccio l'allenatore, ma nel calcio di oggi le società sono delle aziende e comunque bisogna centrare gli obiettivi, soprattutto nel calcio italiano, dove la partecipazione alla Champions ti sballa il bilancio. Sono numeri. La Juventus deve rimanere competitiva. Questa è una bella sfida, come negli anni precedenti: essere competitiva, all'interno della sostenibilità. Il 16 agosto, quando ripartirà il campionato, la Juventus partirà con l'obiettivo di vincerlo. Poi, magari, non succederà, ma quando si lavora alla Juventus l'obiettivo massimo e l'ambizione massima di tutti deve essere quello di ottenere il massimo risultato. Questo deve essere chiaro a tutti".
Su Lazio-Juve
"Perché facciamo meglio i secondi tempi dei primi? Perché all'inizio del campionato facevamo bene i primi tempi e peggio i secondi... Ci sono gli avversari. L'altra sera a Roma con la Lazio abbiamo sbagliato tecnicamente molti passaggi facili. Ripeto, era una partita importante, c'era pressione addosso, siamo agli obiettivi finali. Poi, però, abbiamo avuto occasioni importanti, anche se abbiamo concesso gol al primo angolo, come quella con Vlahovic e quella con Bremer. Al 45', poi, abbiamo preso un'infilata su una palla persa in ripartenza e il secondo gol è stato preso allo stesso modo, ma poi abbiamo avuto altre 2-3 occasioni favorevoli. Se all'interno della partita vediamo i passaggi sbagliati che abbiamo fatto, quello sì, rende brutta la prestazione, ma a livello di occasioni abbiamo assolutamente avuto le nostre".
Sulle parole di Marotta a inizio stagione
"Marotta diceva che non giocare le coppe poteva essere un vantaggio? Rispondo in maniera semplice, basica: la Juventus per cinque anni, in cui ha giocato cinque Champions, arrivando due volte in finale, più due quarti, e ha vinto cinque Scudetti e quattro Coppe Italia. È sempre arrivata in fondo giocando 55 partite su 57. All'inizio il direttore Marotta doveva per forza dire così. Tra l'altro, gli faccio i complimenti per quello che sta facendo all'Inter. Diceva così anche Pioli, giustamente. Ma i fatti dicono tutt'altro, ma è normale che sia così", conclude Allegri.