TORINO - Nell'aria si respira l'attesa spasmodica per Cristiano Ronaldo. Ma oggi è il giorno di Emre Can che, al netto delle evoluzioni della trattativa per CR7, per il momento è il vero colpo dell'estate juventina. Il centrocampista tedesco, liberato dal Liverpool a fine contratto, s'è già sintonizzato sulle frequenze dei campioni d'Italia, non solo per i primi approcci con la nostra lingua: «Buongiorno ragazzi», debutta in italiano con un sorriso. Poi l'inglese prende il sopravvento: «Conoscevo questa società da tempo, è grandissima e lo si vede da tutto, dalla sede, dalle strutture che abbiamo a disposizione. Oggi è il mio primo giorno e devo dire che è andato tutto molto bene, sono davvero lieto di essere qua. Ho avuto contatti con Sami (Khedira, ndr), mi ha detto che questo club è eccezionale e quindi sono molto felice di essere qui».
L'INFANZIA JUVENTINA - «È vero, quando ho cominciato a giocare il mio primo allenatore, italiano, me ne parlò molto bene. È un grande tifoso della Juve, io avevo 6-7 anni, ero molto giovane e un giorno lui mi disse che avrei giocato nella Juventus. È una storia molto interessante, in quel periodo eccezionale c'era Nedved, c'era Del Piero… Ora lui è molto contento per me».
I MONDIALI E LA JUVE - «Penso che i Mondiali non rappresentino un problema. Non so quanti giocatori della Juventus siano ancora coinvolti, ma so che i giocatori della Juventus sono tutti eccezionali, torneranno, recupereranno e saranno di nuovo freschi: ecco perché il Mondiale non influirà sulla stagione, non ci saranno ripercussioni. Il Mondiale della Germania? È stata una grandissima delusione per tutti, non è andata bene. Però Löw è un grandissimo allenatore e riuscirà a risollevare la squadra».
RONALDO E LA JUVE - «Per qualsiasi calciatore sarebbe grandioso poter giocare con un grande giocatore come Cristiano Ronaldo. Ma non so se ci siano stati contatti tra il club e il portoghese, io sono concentrato soltanto sulla Juve. Certo, se arrivasse sarebbe qualcosa di grandioso».
IO E LA JUVE - «Nel corso degli anni ci sono stati diversi contatti con tante società. Però so che la Juve è un grande club, conosco benissimo la mentalità di questa società. È una mentalità vincente, come la mia. Perché io sono venuto qui per vincere nuovi titoli. È vero che ho ricevuto molte offerte, ma ho scelto la Juventus perché il loro è un progetto molto grande, hanno obiettivi molto importanti ed io voglio far parte di questo grande progetto».
IO E LA CHAMPIONS - «Il primo obiettivo è il campionato, poi viene la Champions. È da 22 anni che questa società insegue questo trofeo e io voglio essere di aiuto. Ma l'attenzione primaria è rivolta alla Serie A, tanto per cominciare».
IO, ALLEGRI E IL MIO IDOLO - «Ho parlato con l'allenatore, ma non di tattica. Oggi è il mio primo giorno, avremo tempo per parlarne. Se mi trovo bene in un centrocampo a due oppure a tre? Mi trovo a mio agio come centrocampista, poi spetta all'allenatore decidere. Io voglio aiutare la squadra, i difensori, gli attaccanti, anche il portiere e farò del mio meglio per riuscirci. Da bambino uno dei miei idoli era Zidane, so che ha giocato anche qui».
IO E KLOPP - «È la prima volta che sento di cattivi rapporti tra me e Klopp. Non è vero, non ho mai avuto alcun problema con lui, anzi il rapporto era molto buono. Mi ha pure augurato buona fortuna».
IO E I SENATORI - «Ho incontrato tutti i giocatori della Juve, ho visto tutte le partite della scorsa stagione. E tutti mi hanno fatto una calorosa accoglienza, mi hanno chiesto come sono andate le vacanze e come stavo dopo l'infortunio. È andato tutto benissimo».