GENOVA - Nessun mistero sulle scelte di Massimiliano Allegri, con Buffon e Dybala inizialmente in panchina a Marassi nella sfida contro la Sampdoria. Il portiere, reduce dalle lacrime a tinte azzurre per la carriera in Nazionale chiusa con la mancata qualificazione al Mondiale, ha lasciato il posto da titolare a Szczesny ma nel comporre l'undici iniziale Allegri non è stato spinto motivi fisici, come spiega Beppe Marotta.
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ALLEGRI E L'ITALIA - Si torna poi a parlare di Italia e delle voci di un Massimilano Allegri candaidato alla panchina azzurra: «La non qualificazione della Nazionale per i Mondiali? Ci siamo confrontati tra colleghi e dirigenti di club. In questi giorni abbiamo assistito alla caccia alle streghe ma la non qualificazione della Nazionale è una sconfitta dell’intero movimento - ha affermato Marotta -. Noi siamo a disposizione, i club si metteranno a disposizione dei vertici federali per un programma per il futuro. Le cose non sono andate bene nel recente passato e poi è importante sottolineare che bisogna mettere al centro del discorso il pallone, la competenza e il gioco del calcio. Queste cose vanno separate dal ruolo istituzionale che la nostra Federazione ricopre. Allegri tentato dalla Nazionale? No assolutamente, con lui il dialogo è quotidiano. Anche lui ha detto che sta bene qui, e io ritengo che sia giusto dare spazio a chi ha più tempo da mettere a disposizione della Nazionale. Ma la sua non è stata una risposta polemica, è molto intelligente e preparato per non mettere benzina sul fuoco al momento. Higuain ai mondiali con l’Argentina? Sono convinto di sì, secondo me verrà convocato».