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TORINO - Non prendeteci per presuntuosi se andiamo a ficcare il naso nella lista del ct del Brasile per le prossime partite, che giustamente potrebbe risponderci di farci le convocazioni nostre e pensare a Ventura. Tuttavia l’assenza di Alex Sandro è un pugno in un occhio troppo violento per chiunque abbia visto almeno un paio di partite del terzino brasiliano in questa stagione. Il ct Tite gli ha preferito Marcelo del Real e fin qui non c’è molto da dire (per quanto quest’ultimo non abbia giocato sempre al top), ma pure Filipe Luis dell’Atletico Madrid e qui qualcosa da dire in più c’è, perché al momento fra i due non c’è paragone.
Alex Sandro un pochino se ne duole, perché la Seleçao è l’ambizione emotivamente più grande per ogni brasiliano. Allegri non se ne duole per nulla, perché sfruttando il suo terzino al limite del logoramento, è ben contento di fermarlo per quindici giorni nel momento cruciale della stagione. D’altra parte in un calcio che lascia poco spazio al recupero fisico, si arriva al paradosso di festeggiare una “non convocazione” in nazionale, ma lasciando perdere l’interessato punto di vista di Allegri, si può solo adattare la massima di Obelix: «Sono pazzi questi brasiliani».