TORINO - Dopo suo fratello Giovanni, ecco che anche mamma Isabelle ha raccontato dettagli del Moise Kean ragazzo. Ne viene fuori un ritratto che parla di un giovane parecchio vivace ma semplice, legatissimo alla sua famiglia e molto credente. «Lui è un bravo ragazzo, è sempre stato innamorato del pallone. Già quand'era un bambino gli chiedevo cosa volesse fare, se giocare a calcio o andare a scuola. E lui mi rispondeva che voleva fare tutto. Noi siamo molto cristiani, lui la sera prima di andare a letto prendeva la Bibbia, poi prendeva la biro e il suo piccolo pallone: proprio per spiegarmi che voleva fare il calciatore ma anche andare a scuola», ha dichiarato a Calciomercato.com. «Ognuno ha la sua storia, abbiamo vissuto dei momenti veramente difficili. Ma io voglio ringraziare veramente i miei figli che mi hanno sempre ascoltato, rispettando le regole di casa, seguendo sempre la parola di Dio. Sono veramente contenta, ringrazio tutte le persone e tutta la comunità presente nella Juve, a partire da Milani. Perché tutti insieme hanno lavorato, educato, fatto crescere Moise facendolo diventare quello che è oggi. C’è davvero un buon rapporto con la Juve, è stata realmente una seconda famiglia per lui, hanno fatto un grande lavoro su di lui e posso solo ringraziare tutti per questo».
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GLI OLANDESI - Ad aver sfiorato il colpaccio dell'estate è stato l'Ajax. Da Amsterdam sarebbe partita la vera offensiva negli scorsi mesi per arrivare al talento cristallino del 2000 bianconero. Per lui era pronto un posto stabile in prima squadra in una delle società che da sempre ha fatto della linea verde il proprio marchio di fabbrica.