
TORINO - Avanti un altro. Anzi, indietro un altro. Andrea Barzagli, cioè, rispedito a Torino dallo staff medico della Nazionale, che ha verificato le non perfette condizioni fisiche del difensore bianconero a quanto pare (a sorpresa, giacché a caldo nulla di anomalo era stato ravvisato) uscito malconcio dal derby disputato domenica contro il Torino. Il responsabile medico della comitiva azzurra, il professor Enrico Castellacci, ha infatti spiegato: «Barzagli si è presentato nel ritiro azzurro con un risentimento muscolare alla gamba sinistra, ha di conseguenza effettuato degli accertamenti da noi e quindi abbiamo preferito, insieme con il ct Antonio Conte, rimandarlo, per le cure del caso, a Torino». Per la cronaca, anche Gigi Buffon è risultato non al top: «Non si sta allenando in campo - ancora Castellacci -perché ha avuto un problema febbrile e abbiamo preferito tenerlo a riposo, speriamo di averlo nuovamente a disposizione in tempi brevissimi».[...]
CONTE: ECCO PERCHE' LASCIO LA NAZIONALE
CASO DYBALA - Tutto questo, ovviamente, mentre tiene banco la questione Dybala. L’argentino ha suo malgrado dovuto lasciare anzitempo il campo durante il derby di domenica scorsa contro il Torino a causa di una forte botta rimediata al flessore, alla mezz’ora di gioco. Già in serata, nel dopo partita, l’attaccante è partito per rispondere alla convocazione del commissario tecnico dell’Albiceleste, il Tata Martino. Il regolamento impone infatti la cosiddetta “visita fiscale”. Non è tuttavia certo che la Joya resti a disposizione. Lo staff medico della Seleccion si è da subito messo in contatto con i colleghi bianconeri, allo scopo di provare a prendere una decisione in comune accordo, al riparo da “incidenti diplomatici”. [...]
CARO ALVARO ... - Intanto Dybala, in una intervista alla trasmissione spagnola. El Chiringuito de Jugones ha spiegato che «arrivare alla Juventus è stato un sogno», pur celebrando il Barcellona e i suoi attaccanti. Non dimentica però di citare un compagno, Morata: «Gran giocatore, gran persona, grande amico. E pensare che durante un Palermo Juve mi tirò un calcione tale che gli giurai che gliel’avrei restituito... Ora che giochiamo insieme, non posso mantenere la promessa»