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TORINO - Pur di ingaggiare Henrikh Mkhitaryan, la Juventus avrebbe quasi fatto carte false l’estate scorsa. E in alcuni momenti sembrava davvero che la situazione potesse sbloccarsi da un momento all’altro, considerato che il Borussia Dortmund chiedeva intorno ai 20 milioni e i rapporti tra il club bianconero e l’entourage del giocatore si mantenevano costanti: l’agente dell’armeno è Mino Raiola, già procuratore di Paul Pogba il cui destino è oggetto di chiacchiere continue, giorno dopo giorno. Nel 4-3-3 del tecnico Tomas Tuchel, il calciatore agisce da attaccante esterno sinistro, come da predisposizione naturale, anche se pure sulla trequarti vanta una certa esperienza. E si dà il caso che Mkhitaryan possa levar le tende, dietro pagamento di una cifra non così dissimile da quella chiesta dai gialloneri in estate. Il problema è che il 26enne, già protagonista di tre bollenti incroci con la Juventus in cinque mesi (tra la passata Champions League e l’amichevole del 25 luglio a San Gallo), non ha il passaporto comunitario: per averlo, dunque, occorrerebbe liberare un posto, dopo le "occupazioni" di Alex Sandro e Hernanes.
ROTTA SU EMPOLI: SAPONARA - Beppe Marotta e Fabio Paratici possono contare su un ampio ventaglio di possibilità, legate a soluzioni economiche distinte. Il cartellino di Riccardo Saponara costa tra i 12 e i 15 milioni: meno di Mkhityarian, il cui maggiore appeal è evidentemente determinato dalla più spiccata esperienza internazionale. Ma in questo momento in casa juventina non si può escludere nulla.