TORINO - Non è poi così raro che Inter e Juventus finiscano per pestarsi i piedi sul mercato. E’ capitato in passato, succederà anche tra qualche mese. Magari anche soltanto qualche settimana: il primo nome sulla lista è quello di Silvan Widmer dell’Udinese. I nerazzurri cercano un terzino destro per gennaio: bocciati Nagatomo e D’Ambrosio e con Montoya che non ha finora convinto appieno, Mancini si aspetta un ritocco di qualità nel reparto. E gli sguardi sono caduti sullo svizzero classe 1993. Pure la Juventus è sulle tracce dell’erede naturale di Lichtsteiner, aspettando che “l’originale” possa tornare a disposizione a tempo pieno dopo aver ricominciato a lavorare a Vinovo. E’ più un’urgenza dell’Inter, quella del laterale destro. Ma anche la Juve è vigile e ha Widmer nel mirino.
SPECIALISTA - Con uno sguardo alla prossima stagione, dal primo di febbraio si aprirà ufficialmente la corsa ai parametri zero, i giocatori che vanno in scadenza a giugno 2016 e che sono dunque liberi a partire da quella data di firmare per una nuova società. La Juve è specialista di tali operazioni: tanto per citare due colpi tra gli svincolati basta ricordare Fernando Llorente e Sami Khedira. Ora le sportellate di mercato con l’Inter potranno arrivare per Ezequiel Lavezzi: l’argentino va in scadenza con il Psg e probabilmente non prolungherà il proprio accordo. L’Inter è già andata vicina al colpaccio in estate e si è arenata solo davanti alla richiesta economica del club francese. Ma da svincolato Lavezzi può ingolosire anche la Juve: diversi addetti ai lavori infatti avevano indicato il Pocho quale sostituto ideale - per caratteristiche fisiche e tecniche - di Carlos Tevez approdato al Boca qualche mese fa (e che nella prossima estate potrà essere raggiunto dall’interista Rodrigo Palacio). Il ds nerazzurro Ausilio aveva incontrato diverse volte Alejandro Mazzoni, il manager dell’attaccante. Il principale nodo sarà rappresentato dalla richiesta economica del Pocho a livello di ingaggio: la cifra percepita al Psg si attesta sui 5 milioni e già in estate il manager chiedeva per il suo assistito una cifra pari se non addirittura superiore a quella garantita dai francesi. E’ probabile che, da svincolato, Lavezzi decida di chiedere uno stipendio ancora più elevato.