TORINO - Via Romulo, non riscattato. Via Paolo De Ceglie (oggetto di diverse trattative). Restano invece Patrice Evra e Stephan Lichtsteiner (confermatissismo, nonostante alcune richieste dall’estero), che tuttavia viaggiano sopra i 30 d’età e tendenzialmente sarebbe bene non spremere oltremodo se davvero si riuscirà a disputare 50 e passa partite tra campionato, Coppe nazionali e Coppe europee. C’è poi - oltre al “malleabile” Martin Caceres - Kwadwo Asamoah, reinventato laterale sinistro: ma qualche dubbio sulla sua tenuta come vero e proprio terzino in una difesa a 4 resta. Ecco perché, insomma, la Juventus non disdegna affatto l’eventualità di rinforzare il pacchetto arretrato con un nuovo elemento possibilmente duttile (in grado di giocare sia a destra, sia a sinistra) e disponibile ad un “inserimento graduale” nel gruppo. Che abbia ben chiaro in mente, vale a dire, quali sono le gerarchie e le tolleri educatamente, in attesa di poter offrire il suo contributo. Trattasi di identikit ben dettagliato, che tuttavia conduce ad un nome altrettanto ben specifico: quello di Sime Vrsaljko. Guardacaso, oggetto di riflessioni e ragionamenti nel corso dei vari e ripetuti summit tra Juventus e Sassuolo.