LISBONA - (e.e.) La semifinale è di passione: Benfica-Juventus, da batticuore. «C'è grande motivazione. Ci giochiamo tanto contro una squadra da Champions - dice l'ad Beppe Marotta -, una squadra rodata che l'anno passato ha perso la finale immeritatamente. Vucinic? Sta bene visto che Conte lo schiera. Jesus dice che siamo la tipica squadra italiana? Non certo catenacciara, furba e cinica sì, ma Conte ama il gioco, sempre e ovunque. Sono schermaglie tipiche, stimoli in più per fare bene». Il Da Luz mette paura. Chissà se metterà anche le ali ai protagonisti, più o meno attesi. «Credo sia un palcoscenico importante anche per Mirko: qui la motivazione è spontanea, anche senza intervento dell'allenatore. Mi auguro risponda sul campo. Fare bene in Europa League fa bene per la Champions, come dimostrano Atletico Madrid e Chelsea (la vincitrice della passata edizione ora in semifinale per la coppa dalle grandi orecchie proprio contro i Colchoneros vincenti due anni fa, ndr). E' chiaro siamo in un percorso di crescita. Vogliamo tornare ad essere competitivi per il blasone della Juve. Real e Bayern hanno dimostrato che il livello lì è più alto, il divario con le altre è consistente. Noi ci crediamo, ci allestiremo per onorare il prossimo girone di Champions». Ok, il mercato non manca. «Smentire la voce di Sanchez? E' un giocatore importante, pagato tanto dal Barcellona quando è stato preso dall'Udinese. Poi, è un giocatore blaugrana e non aggiungo altro. Siamo concentrati su questo finale, quindi ci dedicheremo alle trattative. Bisogna guardare al mercato estivo con grande partecipazione. Pogba? Sarebbe peggio ne parlassero male. In relazione all'età e alle qualità, è ovvio sia appetibile da molti club. Se paragoniamo ad altri giocatori del passato mercato, vale molto, sì, viste le cifre fatte per giocatori inferiori». Altro tormentone: Conte resta? «Ne abbiamo parlato più volte. Vogliamo concentrarci sul finale di stagione. Se resta al cento per cento? Vogliamo essere ottimisti».