MILANO - Più che Gabigol, il soprannome adatto da quando è arrivato a Milano potrebbe essere Calimero, che le tenta tutte, ma non gliene va mai bene una. E alla fine fa quasi tenerezza, povero Gabi, finito in un periodo degno del primo comandamento delle tavole della legge di Murphy: se qualcosa può andare storto, lo farà. Non solo a lui, ma pure al suo procuratore, aggiungiamo. Perché è notizia di ieri che Wagner Ribeiro, procuratore del nostro, è stato condannato condannato per evasione fiscale in Brasile a cinque anni di pena da scontare in regime di semilibertà. Secondo la giustizia brasiliana, infatti, l’agente avrebbe dichiarato solo 160mila reais degli oltre 1,1 milioni guadagnati tra il 2002 e il 2005, senza peraltro fornire documentazione sull’origine di tali proventi. I legali di Ribeiro sostengono che la somma contestata sia in realtà la restituzione di un prestito e si accingono a ricorrere in appello.