GENOVA - Il derby della Lanterna è già cominciato. Almeno per Giampiero Gasperini, tecnico del Genoa, che si presenta ai microfoni per la conferenza stampa di rito con una maglietta rossa e i pantaloni blu. Giusto per ribadire quanto tenga alla sfida: «Il derby è una partita particolare, un’atmosfera diversa - dice - la tensione cresce ed esplode al Ferraris.In genere sono gare equilibrate che si decidono sugli episodi, la realtà è che ogni incontro fa storia a sé e ne ricordo alcuni vinti nettamente. Sono contento di affrontare il derby dalla parte del Genoa. La Sampdoria è una squadra forte e rodata. Sta mostrando continuità di risultati da mesi, indice di valore e del lavoro di tecnico, giocatori e società. Noi stiamo crescendo e, pur essendo meno collaudati, siamo ambiziosi e motivati. Non so se sia favorita la Sampdoria, non ci sentiamo inferiori e poi lo giochiamo in casa».
RIVALITA' "CIVILE" - Inevitabile poi che il discorso scenda sulla rivalità cittadina: «C'è ed è innegabile- dice il tecnico genoano - i toni mi sembrano misurati ed entro i limiti, è importante dare segnali positivi. Sono soddisfatto di come stia rispondendo il gruppo, vedo un bello spirito e, sotto il profilo organizzativo, miglioreremo per ottimizzare vari sistemi di gioco. Ci vuole tempo. La formazione? Ho un sacco di dubbi, sono tutti in ballottaggio. La soluzione Matri con Pinilla è andata abbastanza bene. La squadra è stata costruita su altre idee, ma in quattro partite sono state adottate varie disposizioni. No, nessuna cabala. Altrimenti si perde il conto a quale votarsi, nonostante le tentazioni esistano».